Il presidente dell’Argentina, Javier Milei, è apparso questa settimana sulla copertina della rivista The Economist, e la rivista inglese ha pubblicato sul suo sito la trascrizione completa dell’intervista avuta con il presidente, con estratti che non compaiono nella stampa.
In uno degli estratti, Milei predica un rapporto pragmatico con il Brasile, il cui presidente, Luiz Inácio Lula da Silva, quest’anno ha scambiato frecciatine con l’argentino attraverso la stampa.
Alla domanda se i cattivi rapporti con Lula e con il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, anch’egli criticato pubblicamente da Milei, possano danneggiare l’Argentina, ha negato.
«È successo qualcosa proprio adesso? Quando sono andato al G20 in Brasile? Il mio ministro dell’Economia e quello brasiliano hanno firmato un accordo per aiutare l’Argentina nelle esportazioni. Quindi a chi importa? In altre parole, non ho bisogno di essere amico di Lula. No”, ha detto Milei, riferendosi al suo viaggio a Rio de Janeiro la scorsa settimana per partecipare al vertice dei leader del G20, dove lui e Lula si sono scambiati una stretta di mano formale e hanno posato per le foto senza sorridere.
“Devo garantire che ci siano scambi commerciali tra Argentina e Brasile. È fantastico per me vendere gas al Brasile. Cioè no, non sarò amico di Lula, ma ho una responsabilità istituzionale. Sono responsabile della difesa degli interessi dell’Argentina”, ha affermato il presidente argentino.
A fine giugno Lula aveva detto di non aver ancora parlato con Milei dal suo insediamento perché “deve chiedere scusa al Brasile e a me” perché “ha detto un sacco di sciocchezze”.
Durante la campagna per le elezioni presidenziali vinte l’anno scorso dal peronista Sergio Massa, il libertario argentino aveva definito Lula “comunista” e “corrotto”.
Alcuni giorni dopo la dichiarazione del presidente brasiliano, Milei ha dichiarato di aver detto solo “la verità” e di non dover scuse a Lula, che accusava di interferire nelle elezioni argentine per aver sostenuto Massa.
Al G20, l’Argentina ha annunciato all’ultimo momento la sua adesione all’Alleanza Globale contro la Fame e la Povertà, proposta di Lula, e ha firmato la dichiarazione finale del vertice, ma l’amministrazione Milei ha rilasciato dichiarazioni in cui esprimeva riserve, tra cui critiche all’Agenda 2030 (Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite) e sostenendo che solo il libero mercato può porre fine alla fame.