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Milano vieta di fumare all’aperto e impone multe fino a 1.500 R$


I fumatori potranno accendersi solo nei luoghi in cui non è possibile mantenere la distanza di dieci metri dalle altre persone; L’attuazione, tuttavia, è ancora una sfida

Julia Engel/UnsplashMilano si distingue come una delle città europee con le più severe politiche antifumo

Comune di Milano, in Italiaha annunciato la proroga del divieto di fumo negli spazi pubblici. Ora è vietato fumare nei luoghi in cui non è possibile mantenere la distanza di dieci metri dalle altre persone. Questa misura si aggiunge a una serie di norme esistenti che ne vietano l’uso sigarette alle fermate dei mezzi pubblici, nei parchi e nelle aree sportive. Vale la pena ricordare che 20 anni fa una legge nazionale vietava di fumare negli ambienti chiusi.

Con questa nuova normativa, Milano si distingue come una delle città europee con le più severe politiche antifumo. L’attuazione di tali standard mira non solo a ridurre l’esposizione al fumo di tabacco, ma anche a incoraggiare i fumatori a ridurne il consumo. Il fumo passivo è un fattore di rischio significativo per malattie come il cancro ai polmoni e problemi cardiaci nelle persone che non fumano.

Altre città del continente, come ad esempio Barcellona e Stoccolmahanno adottato restrizioni simili anche per quanto riguarda il fumo negli spazi aperti. In Spagna e nel Regno Unito, nuove proposte per combattere il fumo sono in discussione nelle camere legislative, riflettendo una tendenza crescente verso il controllo del consumo di tabacco. La nuova norma a Milano permette ai fumatori di accendere le sigarette sul marciapiede, purché siano soli. È tuttavia vietato fumare ai tavoli dei bar o delle birrerie dove sono presenti altri clienti. Nonostante la nuova legislazione, farla rispettare è ancora una sfida e molti continuano a fumare in luoghi dove ciò non è consentito.

L’amministrazione comunale difende questa decisione basandosi su preoccupazioni ambientali, cercando di migliorare la qualità dell’aria in città. Le sanzioni riguardano esclusivamente i fumatori, con multe che vanno da 40 euro (circa R$245) a 240 euro (circa R$1.500). L’obiettivo principale è educare la popolazione sui rischi del fumo, invece di limitarsi a imporre punizioni.

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Inoltre, il nuovo divieto potrebbe portare ad un aumento dell’uso di sigarette elettronicheche non sono soggetti a questa regola. Anche se non esistono ancora prove conclusive sui rischi del fumo passivo associati a questi dispositivi, è importante notare che essi possono esporre gli utenti alla nicotina e ad altre sostanze nocive.

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Pubblicato da Felipe Dantas

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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