L’opposizione Slovakia Movement critica il primo ministro Robert Fico (Smer-SD) per non aver affrontato la situazione delle dimissioni dei medici. Lo ha sottolineato Marek Krajčí, membro del Consiglio nazionale della Repubblica slovacca ed ex ministro della Sanità (Slovacchia, Per il popolo, KÚ). Egli ha lanciato un appello al gabinetto del governo affinché raggiunga un accordo con i medici il prima possibile. Teme che i reparti chiave degli ospedali siano a rischio di collasso se non si raggiunge un accordo.
“Più di 3.200 medici ospedalieri si sono già dimessi. Il Primo Ministro Fico finge che la questione non lo riguardi e che debba essere affrontata da un ministro. Tuttavia, è importante ricordare le sue parole del 2022, quando una crisi simile fu affrontata dal governo Heger. In quell’occasione, si era riempito la bocca dicendo che il Primo Ministro avrebbe dovuto risolvere la crisi, che il Presidente avrebbe dovuto risolvere la crisi, che tutti stavano zitti, il che, ovviamente, non era vero. E ora si nasconde dietro il suo ministro in questo modo”. ha osservato il legislatore in una conferenza stampa martedì.
Ha accusato il primo ministro di aver promesso ai medici stipendi più alti in vista delle elezioni. Ha fatto riferimento a una risoluzione proposta nella precedente legislatura dai deputati dell’opposizione Smer-SD, che volevano obbligare il governo ad aumentare gli stipendi anche più di quanto concordato in un memorandum concluso con i sindacati medici. “Secondo Robert Fico dell’opposizione, l’anno prossimo un medico certificato con 30 anni di esperienza dovrebbe avere uno stipendio base di 6.149 euro. Ora, secondo la proposta approvata dal governo, avrà 1.396 euro in meno”. ha illustrato il deputato.
Allo stesso tempo, ha nuovamente criticato il progetto di modifica della legge sui fornitori di servizi sanitari, che riguarda gli stipendi degli operatori sanitari. Ha sottolineato che, a suo avviso, diverse professioni sanitarie riceveranno stipendi inferiori a quelli garantiti dal Memorandum d’intesa. Ha quindi annunciato la presentazione di un emendamento. “Presenteremo una mozione per riportare i coefficienti al livello del 2022, cioè per applicare la legge che è stata in vigore qui fino ad ora”. ha dichiarato.
Più di 3.200 medici hanno presentato le loro dimissioni a partire da lunedì (4 novembre). Hanno iniziato a presentarle la settimana scorsa, in segno di insoddisfazione per la situazione del settore sanitario. Sono disposti a negoziare ulteriormente e a ritirare le dimissioni se il governo inizierà a soddisfare le loro richieste. In particolare, insistono sull’attuazione dei punti del memorandum del 2022 firmato con l’Ordine dei Medici dall’allora gabinetto del governo.
Chiedono inoltre che il governo dichiari pubblicamente che non ci sarà alcuna trasformazione degli ospedali statali in società per azioni. Il Ministro della Salute Kamil Šaško (Voti-SD) ha confermato la sua disponibilità a negoziare ulteriormente. Ritiene che la questione dell’aumento degli stipendi dei medici non costituirà un ostacolo alla ricerca di un accordo.