Il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha spiegato che la rimozione dei fact-checker negli Stati Uniti è stata motivata da difetti del sistema, che hanno portato a casi di censura indebita
UN Meta ha deciso di mantenere la pratica di controllare i contenuti al di fuori di U.S.A.anche dopo la recente sospensione di tale attività nel Paese. Nicola Mendelsohn, responsabile delle attività globali dell’azienda, ha informato che Meta monitorerà gli effetti di questo cambiamento negli Stati Uniti prima di prendere decisioni sull’implementazione in altre regioni del mondo. Il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha spiegato che la rimozione dei fact-checker negli Stati Uniti è stata motivata da difetti nel sistema, che hanno portato a casi di censura indebita. Questa decisione riflette un tentativo di adeguare le pratiche dell’azienda in risposta alle critiche sull’efficacia del controllo delle informazioni.
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In Europa, la situazione è diversa, poiché l’Unione Europea impone requisiti severi alle piattaforme digitali per combattere la disinformazione, sotto la minaccia di sanzioni ingenti. Pertanto, Meta continuerà a collaborare con i fact-checker a livello globale, almeno per ora, mentre osserva le ripercussioni delle sue decisioni.
Mendelsohn ha sottolineato che l’azienda è attenta all’evoluzione della situazione durante tutto l’anno, indicando che potrebbero verificarsi cambiamenti a seconda dei risultati osservati. Inoltre, Zuckerberg ha fatto riferimento anche alla sua interazione con Donald Trump, che ha elogiato il nuovo approccio di Meta e ha criticato l’amministrazione Biden per aver presumibilmente promosso la censura sui social media.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale