Marta García è arrivata a Madrid come la migliore corridore spagnola del 2024. Il suo anno è stato coronato da un momento culminante, la sua medaglia agli Europei di Roma, nei 5.000 metri. Ma i Leonesi non si sono recati nella Capitale per brindare al nuovo anno. Gli restava un proiettile da sparare. E ha centrato il bersaglio. L’atleta, che compirà 27 anni il prossimo 1 gennaio, ha voluto chiudere i suoi 12 mesi da sogno con un’ultima gara, una gara femminile, la San Silvestre Vallecana. Una scelta magnifica: Marta García è diventata la prima spagnola a vincere allo stadio del Rayo dal 2008, quando un’altra leonese, un’atleta che infangò la sua storia a causa del doping, Marta Domínguez, vinse a Vallecana.
Ha vinto anche la neo campionessa, battendo Ruth Chepngetich, la detentrice del record mondiale di maratona, la donna che ha stupito il pianeta per essere stata la prima a correre i 42,195 chilometri in meno di due ore e dieci minuti. La donna keniana è affondata quando, a metà del chilometro sei, poco dopo aver superato la stazione di Atocha, ha visto arrivare alle sue spalle una spagnola di cui non conosceva nemmeno il nome.
Marta García non ha sprecato la sua giornata. Thomas Dreissigacker, il suo allenatore all’On Athletics Club, gli aveva dato una raccomandazione: resta con un ragazzo e fatti portare da lui per tutta la gara. Così, quando la gara si stava schiarendo, la Leonese ha visto all’orizzonte Nacho Barranco, un ragazzo di Soriano dal passo affidabile che, in effetti, le ha dato il ritmo allo stadio, dove è entrata in 31’19’, il miglior punteggio da una spagnola in questa gara dove nessun connazionale sale sul podio dal 2012. “Non mi sono nemmeno accorta di essere stanca perché la gente è così emozionata… È incredibile”, ha spiegato al traguardo.
La gara maschile ha visto un duello insolito, con due grandi fondisti, Baheri Aregawi e Jacob Kiplimo, che si sono affrontati in un bellissimo duello per le strade di Madrid, dove migliaia di persone cominciavano a festeggiare la fine dell’anno. I due favoriti sono arrivati allo stadio appaiati e non hanno avuto nemmeno bisogno di parlarsi: sul rettilineo si sono affiancati e, senza contestare la vittoria, sono entrati fianco a fianco. Alla fine, il vincitore è stato Aregawi con un nuovo record del circuito (26m 30s) e Adel Mechaal ha ottenuto un degno terzo posto.
La Vallecana ha chiuso in bellezza il suo 60° anniversario. Nel pomeriggio, con 40.000 corridori, un sogno impensabile per Antonio Sabugueiro, il fondatore della corsa nel 1964, quando correvano solo 57 corridori. E di notte, con la grande prova internazionale.
Record del mondo a Barcellona
Poche ore prima, nell’altra grande corsa di fine anno in Spagna, la Cursa del Nassos, Beatrice Chebet aveva battuto il proprio record del mondo sui cinque chilometri. La keniana, che appena un anno fa, sempre a Barcellona, aveva realizzato il suo primo record (14m 13s), è diventata la prima donna nella storia a percorrere questa distanza in meno di 14 minuti (13m 54s).