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Maduro prepara una nuova fase di chiusura del regime – 01/09/2025 – Bruno Boghossian


Poco prima di assumere un nuovo mandato, Nicola Maduro radunò le sue truppe. Durante la settimana, il dittatore venezuelano ha indossato abiti mimetici e ha parlato con le milizie bolivariane, composte da militari di riserva e civili che lavorano al servizio del chavismo. Successivamente ha incontrato i comandanti delle Forze Armate per avviare un programma di difesa regionale.

In entrambi gli atti, il tono di Maduro era lo stesso. Ha accusato l’estrema destra fascista di complottare per rovesciare il suo regime, con il sostegno di governi stranieri. Ha riferito dell’arresto di mercenari che sarebbero coinvolti in questo piano e ha annunciato il rafforzamento dei corpi armati per difendere, secondo le sue parole, la sovranità del paese.

Maduro sa che la vita di un governante con un mandato illegittimo, rivendicato dopo un’elezione con evidenti segni di frode e segnata dal rifiuto del regime di presentare i verbali ufficiali di conteggio dei voti, non è facile. L’insoddisfazione dei venezuelani e il ritorno delle proteste nelle strade del Paese hanno spinto il dittatore a sfoderare le armi.

I segnali inviati da Maduro indicano che l’insediamento di questo venerdì (10) segnerà l’inaugurazione di un’ulteriore fase di chiusura del regime. La caratterizzazione degli oppositori come cospiratori non è una novità di per sé, ma il dittatore ha deciso di rafforzare l’apparato di sicurezza per intimidire e punire i suoi oppositori.

La situazione richiede che il Brasile assuma una posizione molto più energica rispetto agli episodi di violazione dei diritti politici commessi dal regime chavista. Preservare i canali diplomatici, tra cui la presenza dell’ambasciatore brasiliano all’inaugurazione, sarà uno strumento necessario per questa missione. Il governo Lula, però, dovrebbe ridurre a zero la temperatura del rapporto con Maduro.

Gli occhi del dittatore, a questo punto, sono rivolti a nord. Il profilo imprevedibile e i sogni interventisti espressi da Donald Trump lasciare i venezuelani in stato di allerta. Nel commovente tentativo di risparmiare il repubblicano, per ora, Maduro attribuisce le presunte minacce imperialiste che circondano il suo regime esclusivamente al governo di Joe Biden.


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