Il presidente Lula (P.T) è arrivato a Brasilia, giovedì (19), e si è recato direttamente in elicottero al Palácio da Alvorada, da dove partirà questo pomeriggio.
Il capo dell’esecutivo ha effettuato in mattinata gli accertamenti all’ospedale Sírio Libanês e i medici hanno autorizzato il suo ritorno nella capitale. A Lula viene impedito solo di viaggiare e di fare attività fisica.
Lula si trovava a San Paolo da più di una settimana quando, in ottobre, ha avuto un’emorragia alla testa, conseguenza di una caduta in bagno.
Il presidente non ha un ordine del giorno ufficiale questo pomeriggio. Il ritorno di Lula nella capitale avviene proprio nel momento delicato che il governo sta attraversando alla fine dell’anno.
Il dollaro crolla bruscamente questo giovedì (19) dopo due aste organizzate dalla BC (Banca Centrale). L’autorità monetaria ha venduto sul mercato altri 8 miliardi di dollari in modalità cash, cioè senza impegno di riacquisto.
Il mercato, parallelamente, resta attento all’avanzamento del pacchetto fiscale del governo Congresso Nazionale e, all’estero, rispecchia la taglio degli interessi Fare Alimentato (Federal Reserve, la banca centrale americana) il giorno prima.
Prima delle operazioni, nei giorni scorsi, la valuta americana aveva battuto diversi record, raggiungendo i 6,30 dollari.
Le aste sono interventi BC nel scambio. In pratica servono ad aumentare la quantità di dollari a disposizione degli investitori, seguendo la legge della domanda e dell’offerta. In altre parole, più valuta si può acquistare, più basso sarà il suo prezzo.
Il movimento si svolge nel mezzo dell’elaborazione del pacchetto di tagli alla spesa del ministro Fernando Haddad (Finanze). Congresso Nazionale. UN Camera dei Deputati approvato il martedìma, il quarto, disidratato alcune misure.
La Camera ha deciso di approvare il blocco solo di una parte degli emendamenti parlamentari per rispettare i limiti del quadro fiscale. L’emendamento, presentato all’ultimo minuto dal capo del governo alla Camera, il deputato José Guimarães (PT-CE), prevede che il blocco fino al 15% degli emendamenti si applichi solo ai fondi non imponibili.
COME altri la votazione su due parti del pacchetto è stata rinviata a giovedì prossimo. L’aggiustamento fiscale proposto da Haddad prevede anche una PEC (proposta di emendamento alla Costituzione). modifica i criteri di concessione del premio retributivo (una sorta di 14esima spettante ai lavoratori con contratto formale) e perquisizione eliminare una volta per tutte i superstipendi nella pubblica amministrazione.
Mercoledì la plenaria della Camera ha iniziato a votare sul PEC ha dovuto sospendere i lavori di fronte alla sconfitta del governo. Alla fine della notte, una richiesta preliminare alla valutazione nel merito della proposta ha avuto il sostegno di soli 294 deputati in Aula, sufficienti per approvarla, ma un numero inferiore ai 308 necessari per una modifica costituzionale.