Lula si lamenta del finanziamento delle azioni per il clima: i soldi non arrivano ai poveri
Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) si è lamentato, questa domenica mattina (17), di una delle questioni che ha generato più disaccordo tra i diplomatici del G20: il finanziamento delle azioni per il clima. Secondo Lula solo una parte del denaro disponibile arriva effettivamente ai Paesi poveri.
Durante la cerimonia Urban20, forum dei sindaci che si svolge parallelamente al G20, Lula ha affermato che le città “non possono permettersi da sole” le trasformazioni urbane necessarie per affrontare il cambiamento climatico.
Per questo motivo, il presidente brasiliano ha sottolineato la necessità di includere i municipi nei nuovi strumenti finanziari per le politiche di lotta al cambiamento climatico.
Lula sostiene che solo una parte delle risorse necessarie raggiunge i paesi in via di sviluppo, e una parte ancora minore arriva alle autorità locali.
Tra i diplomatici, uno dei punti di controversia nel G20 è il finanziamento di queste azioni a favore del clima. I paesi ricchi sostengono a Rio de Janeiro che anche i grandi paesi emergenti, come Cina, India, Brasile e Turchia, devono pagare una parte del conto globale.
La diplomazia dei paesi emergenti, tuttavia, respinge questa idea e afferma che il conto dovrebbe essere finanziato solo dai paesi ricchi – come precedentemente concordato.