Il presidente della Repubblica, Luiz Inácio Lula da Silva (PT), domenica sera (24) si è congratulato con Yamandú Orsi per la sua vittoria al secondo turno delle elezioni presidenziali in Uruguay.
Il presidente brasiliano si è congratulato con Orsi ancor prima che venissero annunciati i risultati ufficiali. Il Tribunale Elettorale dell’Uruguay non ha ancora diffuso i risultati ufficiali dello spoglio dei voti.
Le proiezioni, però, puntano alla vittoria del candidato del centrosinistra e oppositore dell’attuale governo uruguaiano su Álvaro Delgado, del centrodestra. Delgado si è addirittura congratulato con Orsi per la vittoria. Carolina Cosse sarà vicepresidente. Il mandato di Orsi e Cosse durerà dal 2025 al 2030.
“Voglio congratularmi con il popolo uruguaiano per lo svolgimento di elezioni democratiche e pacifiche e, in particolare, con il presidente eletto Yamandú Orsi, il Frente Amplio e il mio amico Pepe Mujica per la loro vittoria nelle elezioni di oggi. Questa è una vittoria per tutta l’America Latina e i Caraibi. Brasile e Uruguay continueranno a lavorare insieme nel Mercosur e in altri forum per lo sviluppo giusto e sostenibile, per la pace e a favore dell’integrazione regionale”, ha scritto Lula sui social media.
Voglio congratularmi con il popolo uruguaiano per aver tenuto elezioni democratiche e pacifiche e, in particolare, con il presidente eletto @OrsiYamanduil Frente Amplio e il mio amico Pepe Mujica per la vittoria nelle elezioni di oggi. Questa è una vittoria per tutta l’America Latina e i Caraibi. Brasile e…
— Lula (@LulaOficial) 25 novembre 2024
Lo stesso presidente attuale dell’Uruguay, Luis Lacalle Pou, ha dichiarato di aver già chiamato Orsi “per congratularsi con lui come presidente eletto” e per “mettersi sotto il suo comando e iniziare la transizione non appena capirà che è pertinente”.
Yamandú Orsi è sostenuto da José “Pepe” Mujica e cerca di spodestare il blocco conservatore al potere. Il 57enne ex insegnante di storia e sindaco ha cercato di rassicurare gli elettori che non ha in programma un improvviso cambiamento politico nella nazione tradizionalmente moderata e relativamente ricca, nota per le sue spiagge, la cannabis legale e l’economia stabile.
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