Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) ha posto il veto al Recupero natalizio per i condannati per abuso di autorità e per coloro che hanno commesso reati contro la pubblica amministrazione, quali peculato e corruzione passiva.
Il decreto sarà pubblicato lunedì (23) sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione (DOU).
Il testo di quest’anno, al quale il CNN avuto accesso, amplia i benefici per le donne.
Il perdono può essere concesso alle donne incinte con gravidanze a rischio, comprovate da un referto medico. Avranno diritto al beneficio anche le madri e le nonne condannate per un reato senza grave minaccia o violenza se dimostrano di essere indispensabili alla cura dei figli fino a 12 anni con disabilità.
Il testo, firmato venerdì (20), prevede anche la remissione della pena per i malati terminali di HIV o che soffrono di una malattia grave, cronica o altamente contagiosa, senza possibilità di cure nell’unità carceraria.
Il presidente concederà la grazia anche alle persone con gravi disturbi dello spettro autistico, paraplegia o quadriplegia e ai ciechi.
Come nel 2023, il decreto esclude i condannati per aver prestato attenzione al Stato di diritto democraticoche comprende le persone condannate per gli atti di colpo di stato dell’8 gennaio.
Sono vietati anche i condannati per crimini atroci, tortura e violenza contro donne, bambini e adolescenti. Lo stesso vale per chi ha stipulato un patteggiamento, per gli appartenenti ad un’organizzazione criminale e per i condannati in regime disciplinare differenziato (RDD).
Capire
L’indulto di Natale, in pratica, significa il perdono della pena, consentendo la scarcerazione del detenuto. L’atto è comune, adottato ogni anno.
Nel 2019, il Corte Suprema Federale (STF) inteso che il Presidente della Repubblica ha il potere costituzionale di concedere l’indulto come vuole.
Il decreto è stato preparato dal Consiglio nazionale di politica penale e penitenziaria (CNPC), del Ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza, ed è passato alla Camera Civile prima della firma del presidente Lula.