Secondo il dott. Roberto Kalil Filho, che guida l’équipe medica che segue il presidente, “Lula è ancora Lula”, come ha riferito a TVGlobo.
Ha spiegato che il presidente continua a riprendersi come previsto e che non sarà necessario alcun ulteriore intervento chirurgico. Il drenaggio posizionato dopo la procedura di “trapanazione” per drenare il coagulo non ha quasi più residui e la guarigione dei fori continua normalmente come previsto.
Kalil ha riferito che Lula è “giocoso e loquace” con i medici che lo curano in terapia intensiva, a cui resta vietato ricevere visite, è accompagnato solo dalla First Lady Janja da Silva e deve rimanere a riposo. Si prevede che verrà dimesso dall’ospedale all’inizio della prossima settimana.
Maggiori informazioni sullo stato di salute del presidente dovrebbero essere rilasciate in un bollettino medico previsto per le 10:00 (era previsto per le 9:00), cosa che non è avvenuta.
Tra le nomine che Alckmin sostituirà Lula figura l’insediamento dei ministri Vital do Rêgo e Jorge Oliveira alla presidenza e alla vicepresidenza della Corte dei conti federale (TCU) questo mercoledì (11).
Per questa settimana, secondo il programma previsto lunedì (9) dal Secom, Lula consegnerà mercoledì (11) il Sigillo Nazionale dell’Impegno per l’Alfabetizzazione e incontrerà il Consiglio per lo Sviluppo Sociale Economico Sostenibile – noto come “conselhão” – – giovedì (12). Non ci sono ancora informazioni se questo incontro sarà tenuto da Alckmin.
Lula è stato ricoverato lunedì sera (9) all’ospedale Sírio-Libanês di San Paolo dopo essere stato sottoposto ad accertamenti presso l’unità di Brasilia a causa di forti mal di testa e malattie simil-influenzali.
Aveva in programma degli esami di diagnostica per immagini questa settimana, ma il medico che lo curava ha deciso di anticipare le analisi e ha scoperto l’emorragia, sempre conseguenza dell’incidente domestico subito in ottobre al Palácio da Alvorada.
Vista la gravità dell’emorragia – 3 centimetri tra il cervello e il cranio – l’equipe medica ha deciso di trasferirlo a San Paolo per un intervento chirurgico d’urgenza. L’intervento è durato circa due ore e, secondo i medici, si è svolto senza intoppi e con “zero” possibilità di conseguenze per il presidente.