Site icon La terrazza Mongardino

Lula deve rimanere esente dall’imposta sul reddito fino a due salari minimi



Il ministro delle Finanze, Fernando Haddad, ha dichiarato che l’orientamento del presidente Luiz Inácio Lula da Silva è di mantenere quest’anno l’esenzione dall’imposta sul reddito fino a due salari minimi. Le dichiarazioni sono state rilasciate ai giornalisti questo martedì mattina, all’ingresso del Ministero delle Finanze.

Alla domanda se il governo manterrà l’esenzione IR per due salari minimi quest’anno, Haddad ha dichiarato che “stiamo considerando questa possibilità, per mantenere il ritmo di modifica dell’intervallo di esenzione”. Pertanto, la controversa esenzione dall’imposta sul reddito per redditi fino a R$ 5.000 dovrebbe essere rinviata al prossimo anno.

Il 27 novembre 2024, Haddad ha annunciato i cambiamenti nella tassazione sul reddito, compreso l’aumento della fascia di esenzione IRPF, oltre all’applicazione di un’imposta minima per coloro che guadagnano oltre 50.000 R $. L’imposta minima si applicherebbe a tutti i redditi dei contribuenti, compresi i dividendi ricevuti dalle società, che attualmente sono esenti.

All’epoca, il Ministero delle Finanze informò che chiunque guadagnasse più di 600.000 R$ all’anno avrebbe dovuto calcolare l’importo dell’imposta sul reddito pagato in un dato anno. Se l’importo riscosso non raggiungesse un certo livello, il contribuente dovrebbe effettuare un supplemento.

Oltre ad essere accolta come populista, a causa dell’annuncio congiunto del pacchetto di tagli alla spesa del governo, l’esenzione IR ha anche sollevato dubbi sulla capacità di riequilibrare i conti pubblici, soprattutto considerando il debito pubblico che, all’epoca, era previsto raggiungere l’84 % del PIL entro il 2026.

In risposta al doppio annuncio del governo, il mercato ha reagito con un rialzo del dollaro, che per la prima volta ha superato la soglia dei 6 R$. A dicembre la Banca Centrale ha alzato il tasso di interesse di un punto percentuale, indicando altri due aumenti allo stesso livello.

Anche le proiezioni del debito sono state riviste. Secondo l’Istituto fiscale indipendente, legato al Senato federale, Lula dovrebbe concludere il suo terzo mandato con il rapporto debito/Pil all’86,3%.



source

Exit mobile version