“Un cittadino non può, due cittadini non possono, tre cittadini non possono pensare di poter nuocere alla sovranità di una nazione”, ha detto al Palácio do Planalto durante una visita alla tribuna degli ex presidenti
Il presidente della Repubblica Luiz Inácio Lula da Silva ha annunciato giovedì (9) che terrà un incontro per affrontare le recenti linee guida stabilite da Meta, la società del miliardario Mark Zuckerberg responsabile di piattaforme come Facebook, Instagram e WhatsApp. Lula ha sottolineato la necessità di proteggere la sovranità nazionale. “Ciò che vogliamo veramente è che ogni paese abbia la propria sovranità protetta. Un cittadino non può, due cittadini non possono, tre cittadini non possono pensare di poter nuocere alla sovranità di una nazione”, ha affermato Lula durante la visita alla tribuna degli ex presidenti al Palácio do Planalto.
Il presidente ritiene allarmante la proposta secondo cui la comunicazione digitale non dovrebbe avere la stessa responsabilità dei media tradizionali. Questa prospettiva solleva interrogativi sull’integrità delle informazioni diffuse sui social network e sull’impatto che queste possono avere sulla società.
Zuckerberg ha annunciato martedì (7) le nuove linee guida per la moderazione dei contenuti dei social media e ha affermato che si allineerà al governo del presidente eletto degli Stati Uniti (USA), Donald Trumpper fare pressione sui paesi che cercano di regolamentare l’ambiente digitale. Tra le novità figurano la fine del programma di fact-checking che verifica la veridicità delle informazioni che circolano in rete, la fine delle restrizioni su temi come migrazione e genere, e la promozione del “civic content”, inteso come informazione con contenuto politico -ideologico.
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Il nuovo ministro della Segreteria della Comunicazione Sociale, Sidônio Palmeira, e il segretario delle Politiche Digitali, João Brant, hanno espresso ieri la loro insoddisfazione per le regole. Sostenevano che questi cambiamenti avrebbero potuto compromettere la democrazia e dimostrare una mancanza di rispetto per la sovranità dei paesi da parte di Meta.
Anche Alexandre de Moraes, ministro della Corte Suprema Federale (STF), ha rilasciato mercoledì una dichiarazione forte (8), affermando che la Corte non permetterà che le grandi aziende tecnologiche vengano utilizzate per fomentare discorsi di odio o pratiche antidemocratiche.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Carol Santos