Site icon La terrazza Mongardino

L’UE addestra ancora più soldati ucraini

Quest’anno, l’obiettivo dell’UE era di addestrare 60.000 soldati ucraini. Ma Josep Borrell ritiene che la missione di addestramento debba essere aumentata.

L’Unione Europea vuole contribuire all’addestramento di un maggior numero di soldati ucraini. Tuttavia, c’è disaccordo tra gli Stati membri sul fatto che la missione debba svolgersi direttamente in Ucraina. Lo ha detto venerdì il capo della diplomazia europea Josep Borrell, riporta TASR, citando un rapporto dell’AFP.

L’Unione Europea ha fissato l’obiettivo di addestrare 60.000 soldati ucraini quest’anno, ma vuole aiutare di più visti i feroci combattimenti in corso in Ucraina. “Parleremo di come aumentare la nostra missione di addestramento”, ha dichiarato Borrell in vista di una riunione dei ministri della Difesa dell’UE.

Possibilità di un centro di coordinamento in Ucraina

“Stiamo pensando di avere un centro di coordinamento in Ucraina, ma non abbiamo un accordo sull’addestramento dei soldati ucraini da parte di istruttori europei sul territorio dell’Ucraina”, ha aggiunto.

Nel frattempo, la questione sta dividendo gli Stati membri dell’UE, osserva l’AFP. Diversi Paesi, tra cui Estonia, Francia e Svezia, sostengono l’addestramento di truppe in Ucraina. Ma altri, come l’Ungheria, temono che la mossa possa portare a un’escalation del conflitto.

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha sorpreso gli alleati dell’Ucraina qualche mese fa quando ha dichiarato che non avrebbe escluso l’invio di truppe occidentali in Ucraina. Allo stesso tempo, però, ha riconosciuto che non c’è consenso su questo punto.

La necessità di accelerare le consegne di armi

Prima dell’incontro di venerdì, Borrell ha invitato gli Stati membri dell’UE ad accelerare le consegne di armi all’Ucraina e ha criticato le restrizioni sul loro utilizzo. “È ridicolo dire che essere autorizzati a colpire il territorio russo significa essere in guerra contro Mosca”, ha dichiarato il capo della diplomazia europea.

L’Ucraina ha ripetutamente esortato i suoi alleati a concederle il permesso, ma alcuni Paesi temono che ciò possa portare a un confronto con la Russia.

Exit mobile version