Lucie Castets diventa la candidata della sinistra francese a primo ministro
Lucie Castets è attiva nella lotta contro la frode fiscale e la criminalità finanziaria.
Aggiornato alle 20:01.
Lucie Castets, alto funzionario pubblico impegnato nella lotta contro la frode fiscale e la criminalità finanziaria, sarà il candidato premier della coalizione francese di sinistra Nuovo Fronte Popolare (NPF), che ha vinto le recenti elezioni parlamentari lampo. Lo ha riferito la televisione francese BFM TV, citando un comunicato stampa congiunto dei quattro partiti della coalizione.
Le trattative su chi sarà il candidato del NFP per la premiership sono durate 15 giorni, secondo la TV francese. “Fumata bianca!” ha scritto la segretaria del Partito Verde Marine Tondelier sul social network X martedì sera dopo i negoziati. Castets, ha proseguito, è stato confermato per consenso da tutte e quattro le principali entità del fronte.
“Il prossimo passo: (il presidente Emmanuel) Macron deve accettare i risultati delle elezioni e nominarla”, ha aggiunto la segretaria dei Verdi.
Il quotidiano di sinistra L’Humanité è stato tra i primi a riportare la nomina di Castets. L’ha presentata come laureata a Sciences Po e alla London School of Economics. Ha lavorato presso la Direzione Generale delle Finanze del Tesoro e successivamente si è trasferita all’ufficio Tracfin, il cui scopo è raccogliere le informazioni necessarie per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
Il presidente Macron ha indetto elezioni anticipate in risposta alla sconfitta del suo blocco centrista alle elezioni europee di inizio giugno. Le elezioni parlamentari si sono tenute tra la fine di giugno e l’inizio di luglio e sono state inaspettatamente vinte dal Nuovo Fronte Popolare, che riunisce Socialisti, Verdi, Comunisti, il partito Francia Irregolare e altri partiti minori di sinistra. I centristi di Macron sono arrivati secondi alle elezioni e l’Associazione Nazionale di Marine Le Pen è arrivata terza. Il primo ministro in carica, Gabriel Attal, ha rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta dei centristi, che Macron ha accettato una settimana fa, lasciandolo però in carica fino alla nomina di un nuovo governo.