L’Osasuna si è ripetuto a San Mamés. Se due stagioni fa era in semifinale, questa volta, con più merito, perché giocata in partita unica, ha eliminato agli ottavi di finale l’Athletic, campione in carica, e che quindi perderà la corona. In una partita avvincente, in cui l’Athletic ha versato fino all’ultima goccia di sudore per scongiurare l’inevitabile e con Yeray, il difensore centrale, inserito come centravanti, nessuno dei disperati approcci biancorossi ha dato i suoi frutti. La resistenza Osasunista ha avuto una ricompensa.
2
Julen Agirrezabala, Dani Vivian, Aitor Paredes (Yeray Álvarez, min. 45), Yuri Berchiche, Óscar De Marcos (Andoni Gorosabel, min. 68), Nico Williams, Íñigo Ruíz de Galarreta (Beñat Prados, min. 68), Alex Berenguer (Nico Serrano, min. 83), Mikel Jauregizar, Iñaki Williams e Gorka Cruzeta (Álvaro Djaló, min. 84)
3
Sergio Herrera (Aitor Fernández, min. 83), Enzo Boyomo, Juan Cruz (Jorge Herrando, min. 76), Jesús Areso, Alejandro Catena, Aimar Oroz, Lucas Torró, Jon Moncayola (Nacho Vidal, min. 75), Rubén García (Iker Muñoz, min. 75), Pablo Ibáñez (Abel Bretones, min. 55) e Ante Budimir
Obiettivi
0-1 minuto. 39: Aimar Oroz. 0-2 minuti 43: Prima di Budimir. 1-2 minuti 47: NicoWilliams. 2-2 minuti 54: Da Marco. 2-3 minuti 69: Prima di Budimir
Arbitro Matteo Busquets Ferrer
cartellini gialli
Jon Moncayola (min. 47), Catena (min. 48), Mikel Jauregizar (min. 83), Jesús Areso (min. 93)
La sostanza del primo tempo è arrivata nei minuti finali, con tre gol segnati negli ultimi sette. L’Osasuna segna per primo, su corsa di Areso che interpreta Paredes, affonda nell’area piccola e lascia tutto lo spazio ad Aimar Oroz, che colpisce alto per battere l’Agirrezabala. Appena due minuti più tardi, il portiere biancorosso è stato costretto a respingere Budimir dopo un errore di trasferimento, sempre di Paredes. L’attaccante croato ha trasformato il rigore per aprire un varco sul tabellone, ma prima che il tempo di recupero fosse scaduto, un cross di Iñaki Williams ha attraversato l’area per suo fratello Nico, che ha tirato al volo per colmare il divario.
L’Athletic era uscito con le batterie accese, ma ha perso slancio con il passare dei minuti e l’Osasuna ha messo insieme meglio i pezzi. Nonostante tutto, le occasioni del primo set sono state biancorosse, prima con Guruzeta, che ha tirato alto e trovato la risposta di Herrera, poi è stato Iñaki Williams a scontrarsi in un paio di occasioni con il portiere del Burgos. . Ma l’Osasuna aveva notato la debolezza della difesa del Bilbao, che non ha ritrovato la serenità di sempre, ed è da lì che sono arrivati i gol della Navarra. Lo ha confermato anche Ernesto Valverde, che nell’intervallo ha fatto riscaldare Yeray per prendere il posto di Paredes.
Il risultato con cui si chiude il primo tempo trasforma il secondo in uno spettacolo straordinario, con un Atletico coraggioso, a tratti spericolato, gettato in una tomba aperta, rischiando in difesa e concatenando occasioni, finché un passaggio chiaroveggente di Jauregizar non trova la smarcatura di De Marcos , che si è opposto a Herrera per picchiarlo mentre usciva. Con l’Athletic scatenato che aggiungeva arrivi e occasioni di tutti i colori, in un approccio osasunista, un tiro di Rubén García non poteva essere intercettato da Agirrezabala e Budimir era attento a superare ancora una volta la squadra navarrese, a cui fu ordinato di indietreggiare per evitare la valanga che loro sapevano che sarebbe crollato su di loro. Senza poter contare su Bryan Zaragoza in attacco per guidare i contropiedi, si sono affidati alla solidarietà di tutti i loro giocatori, che hanno fatto gli straordinari.
Ancora una volta l’Athletic ha dovuto remare controcorrente, e ancora una volta, all’arrembaggio, la squadra di Valverde ha incatenato infinite occasioni, che ci ha provato in tutti i modi, ma senza trovare la scappatoia prima sul gol di Herrera prima, e poi di Aitor, perché il titolare è uscito dal gioco. con un buco alla testa dopo un colpo ricevuto da un compagno di squadra. Valverde ha provato il tutto per tutto dalla panchina, ha rinfrescato le linee cercando ispirazione, ma come due stagioni fa i suoi giocatori sono rimasti bloccati in attacco. Guruzeta sognerà il tiro mancato a porta vuota, e Jauregizar con i suoi due colpi di testa che ha voluto aggiustare troppo ed è andato a lato.
Con questa sconfitta, l’Athletic rompe un’incredibile serie di 26 partite e 22 anni senza perdere un pareggio di Coppa. Il re della Coppa, invece, cadde con lode.