Lo Standard consente sia ai server attivi che a quelli inattivi di acquisire fino a due armi, ad eccezione dei modelli automatici e di quelli ad alto potere distruttivo che sono esclusi da questa autorizzazione
Una nuova ordinanza, pubblicata sul Gazzetta Ufficiale dell’Unionequesto lunedì (2), stabilisce cambiamenti significativi nelle procedure per l’acquisizione e il trasferimento di armi ad uso limitato da parte dei dipendenti pubblici. La norma consente sia ai dipendenti attivi che a quelli inattivi di acquisire fino a due armi, con l’eccezione che sono esclusi da questa autorizzazione i modelli automatici e quelli ad alto potere distruttivo. Le nuove linee guida riguardano diverse categorie di dipendenti pubblici, tra cui guardie municipali e magistrati, che devono possedere specifici requisiti di idoneità tecnica e psicologica. La stesura dell’ordinanza è stata effettuata dal Comando Logistico dell’Esercito in collaborazione con la Polizia Federale, sulla base del decreto n. 9.847 del 2019 e promuovendo modifiche ai criteri di controllo e utilizzo delle armi.
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In situazioni eccezionali, come i trasferimenti di armi per eredità, è consentito superare il limite delle armi, purché siano rispettate le condizioni stabilite dal decreto n. 11.615 del 2023. Inoltre, le armi registrate nel Sistema di gestione delle armi militari (Sigma) dovrà essere trasferito al Sistema nazionale d’arma (Sinarm) entro un periodo massimo di 180 giorni. La nuova norma vieta anche la personalizzazione delle armi acquisite dai dipendenti, vietando l’aggiunta di elementi come stemmi e distintivi istituzionali. Per l’acquisizione gli interessati dovranno ottenere le autorizzazioni della Polizia Federale e dell’Esercito, oltre a presentare prova di capacità tecnica, perizie psicologiche e documentazione attestante l’assenza di precedenti penali. I membri del Pubblico Ministero e della polizia, ad esempio, devono affrontare requisiti aggiuntivi, come il completamento di corsi di formazione.
Un altro cambiamento rilevante è l’imposizione di valutazioni psicologiche periodiche ogni tre anni per i dipendenti che hanno una registrazione delle armi presso Sinarm. Tali valutazioni devono essere effettuate da professionisti designati, garantendo il monitoraggio continuo della salute mentale di coloro che portano armi. Inoltre, è stato intensificato il controllo sulla vendita di armi, costringendo produttori e importatori a registrare tutte le armi vendute nel sistema di controllo delle fabbriche di armi, comprese quelle destinate all’esportazione.
Pubblicato da Sarah Paula
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale