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L’opposizione di Netanyahu e i servizi segreti israeliani difendono il cessate il fuoco


Dopo un incontro durato sei ore, il gabinetto del governo israeliano ha approvato il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza. In una votazione, il gruppo composto da 33 membri ha dato il via libera alla sospensione della lotta, che dovrebbe iniziare questa domenica (19).

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha inoltre approvato il cessate il fuoco e l’accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas.

Sono stati presi in considerazione gli aspetti diplomatici, umanitari e di sicurezza legati al trattato. Anche il Mossad, il servizio segreto israeliano, ha difeso la pausa nel conflitto, affermando che era “una questione d’onore” riportare a casa gli ostaggi.

L’aspettativa è che tre ostaggi vengano rilasciati da Hamas domenica pomeriggio prossimo, quando scatterà il cessate il fuoco.

Si tratta della prima fase dell’accordo, che durerà 42 giorni e prevede la liberazione di 33 persone.

Le altre due fasi verranno negoziate durante questo periodo, con l’obiettivo di garantire il mantenimento della pausa nel conflitto.

Nonostante l’avvicinarsi della tregua, questa settimana Israele ha effettuato nuovi attacchi nella Striscia di Gaza.

Dall’annuncio dell’accordo, mercoledì scorso (15), i bombardamenti israeliani hanno provocato 117 morti e più di 200 feriti. Il Ministero della Sanità di Gaza conta circa 47.000 morti nella regione durante i 469 giorni di guerra.

Israele sostiene che gli obiettivi fossero terroristi, mentre Hamas considera gli attacchi un deliberato aumento dell’uso della forza militare prima del cessate il fuoco.

All’interno del governo israeliano non c’è ancora consenso su un cessate il fuoco. Due partiti di estrema destra che fanno parte della base governativa si oppongono alla tregua.

Questa impasse potrebbe ostacolare l’avanzamento delle fasi del trattato, soprattutto della seconda, che dovrebbe essere più lunga.

L’opposizione, invece, difende la tregua e sostiene il primo ministro. Per il gruppo, Netanyahu deve garantire il ritorno sicuro degli ostaggi alle loro famiglie in territorio israeliano.



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