L’opposizione chiede all’arresto della casa Moraes per il 20 gennaio 8 prigionieri
Elenco evidenzia i casi di detenuti che hanno “vulnerabilità”, che hanno bambini piccoli sotto la loro responsabilità o sono in condizioni degradanti nel sistema carcerario brasiliano
Lunedì scorso (14), deputati di opposizione in Camera dei deputati ha preso un’iniziativa significativa quando richiedeva al ministro di Supreme Federal Court (STF)Alexandre de Moraes, la concessione di arresti domiciliari per i prigionieri del giorno 8 gennaio che sono vulnerabili. La richiesta si basava su un elenco composto da 20 nomi, preparati dall’Associazione della famiglia e dalle vittime dell’8 gennaio (ASPAV). Questo elenco evidenzia i casi di detenuti che affrontano precarie condizioni di salute, hanno bambini piccoli sotto la loro responsabilità o sono in condizioni degradanti nel sistema carcerario brasiliano.
Il documento consegnato al ministro Alexandre de Moraes sottolinea la necessità di rivedere i casi per motivi umanitari. Cita standard internazionali che il Brasile potrebbe adottare, come il trattamento umanizzato per le donne arrestate con i bambini e l’uso di sanzioni alternative al carcere, secondo le regole di Tokyo. Uno dei casi più allarmanti evidenziati è quello di Clerriston Pereira da Cunha, che è morto in prigione nonostante abbia avuto un’opinione favorevole dal procuratore federale per servire l’arresto della Camera a causa di problemi di salute.
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L’elenco include nomi di prigionieri oltre 60 e malattie come ipertensione, diabete, depressione grave ed epilessia. Inoltre, ci sono detenuti che hanno bambini piccoli e affrontano seri problemi psicologici. L’opposizione, guidata da deputati del Partito liberale, come il vice Zucco, attende con impazienza la risposta del ministro Alexandre de Moraes sulla possibilità di arresto della Camera o misure alternative per questi detenuti. Per rafforzare l’importanza e l’urgenza della richiesta, è stata creata una commissione speciale alla Camera dei rappresentanti per analizzare i casi di prigionieri l’8 gennaio.
*Con informazioni da Aline Beckety
*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI