L’ONU difende la regolamentazione dei contenuti online tra le critiche a Meta
La società proprietaria di Facebook, Instagram, Threads e WhatsApp ha annunciato la fine del suo programma di fact-checking negli Stati Uniti
Il responsabile dei diritti umani presso LUIVolker Turk, ha difeso la necessità di regolamentare i contenuti online che potrebbero essere dannosi, sottolineando che questa azione non dovrebbe essere vista come una censura. La dichiarazione arriva in un momento in cui il Metala società proprietaria di Facebook, Instagram, Threads e WhatsApp, ha annunciato la fine del suo verifica dei fatti dentro U.S.A.citando preoccupazioni legate alla censura.
L’International Fact-Checking Network (IFCN) ha contestato la giustificazione del Meta, ritenendola un’affermazione fuorviante. L’IFCN ha messo in guardia sui rischi che questo cambiamento potrebbe comportare per i paesi più vulnerabili. Marco Zuckerbergfondatore di Meta, ha affermato che i fact-checker sono diventati “troppo politicizzati”, il che, a suo avviso, compromette l’efficacia del programma.
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D’altro canto, l’ONU ha sottolineato l’importanza di regolamentare i contenuti dannosi, sostenendo che questa misura è essenziale per prevenire conseguenze negative nella società. Inoltre, il Agenzia France-Presse (AFP) sta collaborando con Facebook su un programma di verifica dei contenuti che copre 26 lingue.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Inserito da Luisa dos Santos