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L’ONU approva la conferenza per proporre la creazione di uno Stato palestinese nel 2025


L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite convalida la risoluzione e il vertice dovrebbe svolgersi nel giugno 2025 a New York; Il Brasile è uno dei 157 paesi che hanno votato a favore della proposta

TIMOTHY A. CLARY / AFPIsraele ha dovuto affrontare intense critiche riguardo alla proporzionalità delle sue azioni durante la guerra

Martedì scorso (03), l’Assemblea Generale di LUI ha approvato un’importante risoluzione che stabilisce lo svolgimento di una conferenza internazionale con lo scopo di discutere la creazione di uno Stato palestinese. L’evento è previsto per giugno 2025, a New York City. La proposta ha ricevuto 157 voti a favore, compreso il sostegno del Brasile, mentre 8 paesi hanno votato contro e 7 hanno scelto di astenersi.

L’obiettivo principale della risoluzione è riaffermare il desiderio di una “pace globale, giusta e duratura in Medio Oriente”. Inoltre, ribadisce il suo sostegno alla soluzione dei due Stati, uno per gli ebrei e uno per i palestinesi, che devono coesistere in pace e sicurezza entro confini riconosciuti. Il Brasile, a sua volta, ha una lunga tradizione nella difesa di questo approccio.

Un altro punto rilevante della risoluzione è il sostegno ad un cessate il fuoco globale nelle regioni di Gaza e del Libano. Dall’inizio del conflitto nella Striscia di Gaza nell’ottobre 2023, il bilancio delle vittime ha superato le 44.000 unità e la maggior parte della popolazione locale è stata costretta a lasciare le proprie case. Il conflitto è iniziato con un attacco di Hamas sul suolo israeliano.

Israele ha dovuto affrontare intense critiche riguardo alla proporzionalità delle sue azioni durante la guerra. Domenica scorsa, l’ex ministro della Difesa IsraeleMoshe Ya’alon, ha denunciato che il Paese sta commettendo crimini di guerra e promuovendo la pulizia etnica a Gaza. La Corte internazionale di giustizia ha già stabilito che Israele deve adottare misure per prevenire atti di genocidio.

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Inoltre, la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto contro il primo ministro Netanyahu e il suo ex capo della difesa, accusandoli di presunti crimini di guerra. La situazione nella regione continua ad essere attentamente monitorata dalla comunità internazionale, che sta cercando soluzioni al protratto conflitto.

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Inserito da Victor Oliveira





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