L’obiettivo riafferma gli impegni; il governo dice che non accetterà l’incitamento all’odio
In risposta alla Procura Generale (AGU), Meta ha dichiarato che, per ora, manterrà il programma di fact-checking in Brasile. L’azienda ribadisce che l’obiettivo è garantire più spazio alla libertà di espressione.
Secondo il proprietario di Instagram e Facebook, il modello delle community notes per segnalare post con informazioni false sarà valido per il momento solo per gli Stati Uniti.
Tuttavia, lo strumento potrebbe essere esteso ad altri paesi dopo che i test saranno effettuati con gli utenti americani.
Per quanto riguarda le modifiche alla politica sulla condotta incitante all’odio, Meta ha affermato che cerca di garantire più spazio alla libertà di espressione. Nella lettera, l’azienda ha inoltre sottolineato che resta impegnata a rispettare i diritti umani, insieme alla dignità, all’uguaglianza e alla voce.
La risposta di Meta non ha rassicurato del tutto il governo. Al contrario, l’AGU ha dimostrato seria preoccupazione per i cambiamenti annunciati dalla società, affermando che potrebbero aprire lo spazio ad una violazione della legislazione brasiliana e dei precetti costituzionali.
L’istituzione ha programmato per la prossima settimana un’audizione pubblica per discutere gli effetti della nuova politica attuata da Meta.
All’incontro parteciperanno rappresentanti dei Ministeri della Giustizia, dei Diritti Umani e del Segretariato per le Comunicazioni Sociali della Presidenza della Repubblica (Secom), nonché esperti e membri delle agenzie di fact-checking.
Al Palácio do Planalto si parla della necessità di un’analisi attenta e tecnica della risposta di Meta. Lo considerano un momento di dialogo interno, ma il governo tiene a chiarire un punto: non tollererà discorsi di incitamento all’odio.
Nel frattempo, pubblicamente, il governo mantiene un tono critico nei confronti delle modifiche all’Obiettivo.
Sidônio Palmeira, primo ministro della Secom, ha risposto all’azienda durante l’evento di inaugurazione. “Misure come quelle recentemente annunciate da Meta sono negative perché violano i diritti fondamentali e la sovranità nazionale, promuovendo un ‘selvaggio West digitale'”, ha affermato Palmeira.
Fernando Haddad, ministro delle Finanze, ha affermato che le grandi tecnologie “si sono allineate con l’estrema destra”. Ma ha ribadito che il governo resterà vigile sui cambiamenti delle reti.
In Europa, la Commissione Europea sta rivalutando le indagini contro gruppi tecnologici come Apple, Meta e Google.
Secondo il Financial Times, la revisione riguarda tutti i casi legati alla legge sui mercati digitali dell’Unione europea. Il processo sospende temporaneamente decisioni ed eventuali sanzioni, oltre a poter ridurre o modificare la portata dell’indagine.
Allo stesso tempo, i giganti della tecnologia hanno chiesto al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump di intervenire contro ciò che vedono come un’applicazione sproporzionata da parte dell’Unione Europea.
I deputati europei, tuttavia, chiedono che gli organismi di regolamentazione restino fermi nei processi.
La percezione è che le indagini che coinvolgono le società di social media non possano essere sacrificate per evitare conseguenze diplomatiche.