Lo studio può aiutare a sviluppare nuovi catalizzatori per generare energia
I ricercatori del Centro per lo sviluppo di materiali funzionali (CDMF) e dell’Istituto di chimica dell’Università statale di Campinas (IQ-Unicamp) hanno sviluppato uno studio che apre la strada allo sviluppo di nuovi catalizzatori per la generazione di energia e l’utilizzo della biomassa.
Il CDMF è un Centro di ricerca, innovazione e diffusione (CEPID) FAPESP con sede presso l’Università Federale di São Carlos (UFSCar).
La ricerca affronta l’ossidazione elettrochimica di alcoli e polialcoli, un processo importante per la generazione di energia nelle celle a combustibile (un generatore di energia elettrica che utilizza idrogeno) e per la produzione di prodotti chimici ad alto valore aggiunto, come i derivati della biomassa e l’idrogeno verde.
Condotto dai ricercatori Gabriela Volpini Soffiati, del CDMF, e Miguel Angel San-Miguel, dell’IQ-Unicamp, in collaborazione con il gruppo sperimentale guidato da Pablo Fernández, anche lui dell’Unicamp, il lavoro è stato pubblicato nell’articolo intitolato “P‑Block Elements Attivare le superfici di platino per l’elettroossidazione di alcoli e polioli promuovendo la formazione di -OH” dalla rivista scientifica ACS Catalysis.
I ricercatori stanno esplorando l’uso di elementi del blocco p della tavola periodica – bismuto, piombo, tallio, selenio, germanio, antimonio, stagno, indio e zolfo – adsorbiti su elettrodi di platino per migliorare l’efficienza dei catalizzatori e prevenire l’avvelenamento da monossido .carbonio e altri intermedi.
La ricerca mostra che questi elementi aumentano l’attività degli elettrodi stabilizzando le specie ossidriliche, essenziali per l’ossidazione degli alcoli.
*Con informazioni dell’Ufficio Stampa del CDMF.
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