Il prezzo della carne bovina ha registrato uno degli aumenti più significativi nel mese di ottobre, essendo aumentato in tutte le regioni del paese nel corso del mese, secondo uno studio di Horus diffuso in esclusiva su CNN.
Tra settembre e ottobre, le proteine animali sono passate da un prezzo medio di R$ 33,38 a R$ 35,24, con una variazione del 5,6%. Secondo il rapporto, l’aumento è stato determinato dal cambiamento climatico e dall’elevata inflazione.
La regione Nord è stata quella più colpita dall’aumento dei prezzi alimentari, mostrando una variazione del 10,5%, seguita dalla regione Sud-Est (8%) e dal Centro-Ovest (6,2%).
La ricerca evidenzia che l’aumento del prezzo del bestiame riflette l’aumento dei costi di allevamento del bestiame.
“I consumatori sono alla ricerca di fonti proteiche alternative, quindi c’è un aumento della domanda di pollo, maiale e uova, provocando un aumento dei prezzi”, spiega.
Le uova hanno registrato la variazione maggiore nel periodo, pari al 7,7%, mentre la carne di maiale è aumentata del 5,3% e quella del pollo del 3,3%.
L’inflazione è stata uno dei fattori che hanno fatto sì che il prezzo della carne bovina gravasse pesantemente sulle tasche dei consumatori. Nel mese di ottobre, l’indice generale dei prezzi al consumo nazionale (IPCA) ha accelerato e ha registrato un aumento dello 0,56%.
Inoltre, Horus sottolinea anche che questo aumento è legato anche al cambiamento climatico.
“Il minor numero di animali da macello e l’aumento delle esportazioni, che hanno ridotto l’offerta sul mercato interno, la dinamica dei prezzi delle proteine dipenderà principalmente da fattori climatici”, valuta.
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