L’LDO costringe il governo a puntare all’obiettivo di deficit zero nel 2025
Nella sua nuova versione, depositata lunedì sera (16), il testo della legge sulle linee guida di bilancio (LDO) stabilisce che il governo dovrà puntare solo al centro dell’obiettivo fiscale fino all’ottobre 2025.
Il parere del senatore Confúcio Moura (MDB-RO), relatore LDO, impedisce al team economico di fare i suoi calcoli utilizzando come base il limite inferiore della fascia e di attuare un aggiustamento più graduale delle finanze pubbliche.
L’obiettivo primario per il 2025, così come quest’anno, è il deficit zero. Tuttavia, esiste una tolleranza di 0,25 punti percentuali del PIL in più o in meno (eccedenza dello 0,25% del PIL o deficit dello 0,25%).
La Corte dei conti federale (TCU) ha già messo in guardia il governo dalla pratica di puntare al limite inferiore del risultato.
Ciò comporta un minore congelamento delle spese nei rapporti bimestrali di valutazione dei redditi e delle spese primarie.
Questa pratica è stata criticata anche dagli analisti di mercato e dai consulenti legislativi del Congresso Nazionale.
Secondo il rapporto di Confúcio Moura, il rispetto dell’obiettivo primario di risultato dovrà essere dimostrato dal rapporto bimestrale – che evidenzi la necessità di eventuali blocchi di bilancio – e l’utilizzo dell’intervallo di tolleranza sarà consentito “solo dalla fine del quinto due mesi”.
In altre parole: solo nell’ultimo rapporto bimestrale, che uscirà nel novembre 2025, il governo potrà considerare un deficit pari allo 0,25% del Pil come risultato necessario per raggiungere l’obiettivo.
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