L’Italia non sosterrà l’accordo commerciale tra l’Unione europea e il Mercosur, siglato questo mese, a meno che non venga adeguato alle richieste di Roma, ha dichiarato martedì in Parlamento il primo ministro Giorgia Meloni (18).
“In assenza di un riequilibrio (dei termini dell’accordo), l’Italia non sarà a bordo”, ha detto Meloni.
Il leader italiano, intervenuto prima del vertice dell’Unione europea a Bruxelles, ha anche chiesto una discussione sulla possibile emissione di obbligazioni comuni dell’UE per finanziare la spesa per la difesa.
Il primo ministro non è il primo a opporsi, altri paesi come la Francia e commercianti europei hanno espresso insoddisfazione per i negoziati.
L’accordo commerciale, tuttavia, è solo l’inizio di quella che potrebbe essere una lunga strada verso la sua realizzazione.
Ha bisogno di essere legalizzato, tradotto e poi approvato dai paesi membri, e potrebbe anche essere bloccato, con la Francia come il più accanito oppositore.
Affare concluso dopo 25 anni
All’inizio del mese i leader del Mercosur e dell’Unione Europea (UE) hanno annunciato l’accordo di libero scambio tra i blocchi economici.
Durante la cerimonia, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha affermato che l’accordo crea una delle più grandi alleanze commerciali al mondo.
Dal 1999, il Mercosur e l’Unione Europea (UE) hanno lavorato alla costruzione di un accordo di libero scambio tra i due blocchi.
Nonostante l’annuncio, ci sono ancora delle procedure da svolgere prima che l’accordo entri in vigore.
Quando entra in vigore l’accordo?
L’accordo entrerà in vigore ed avrà validità legale il primo giorno del mese successivo alla notifica dell’espletamento delle procedure interne.
Dato che il trattato tra i blocchi economici prevede la possibilità di validità bilaterale, basterebbe che l’UE e/o qualsiasi paese del Mercosur completassero il processo di ratifica perché l’accordo entri in vigore.