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L’Iran definisce l’esplosione dei cercapersone in Libano un omicidio di massa, incolpando Israele

Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha dichiarato di “condannare l’atto terroristico del regime sionista… come un esempio di omicidio di massa”.

L’Iran ha accusato mercoledì Israele di “omicidio di massa” in seguito alle esplosioni di martedì di apparecchiature di comunicazione (cercapersone) utilizzate anche dal movimento militante libanese Hezbollah, sostenuto da Teheran. Lo riferisce la TASR sulla base di un rapporto dell’AFP.

Mercoledì anche la Russia ha condannato l’attacco mortale in Libano e ha invitato “tutte le parti coinvolte a dar prova di moderazione”. “Condanniamo fermamente l’attacco senza precedenti contro l’amico Libano e i suoi cittadini, che costituisce una grave violazione della sua sovranità e una seria sfida al diritto internazionale con l’uso di armi non convenzionali”, ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato che è “necessario determinare le cause e le circostanze dell’incidente, nonché identificare i responsabili”.

Secondo il Ministero della Sanità libanese, almeno nove persone sono state uccise e quasi 3.000 altre sono rimaste ferite nell’esplosione di apparecchiature di comunicazione avvenuta martedì.

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