L’emendamento approvato alla legge sulla protezione della natura e del paesaggio sarà un duro colpo per la natura. Aprirà inoltre la strada a attività incontrollate, che possono verificarsi in natura conseguenze permanenti. Lo ha dichiarato Marek Kuchta dell’iniziativa Noi siamo la foresta. Egli ritiene deludente che i parlamentari non abbiano ascoltato la voce dei cittadini.
“Le attività o gli interventi nella natura devono ottenere l’approvazione dell’autorità per la protezione della natura, anche se l’autorità non commenta o il funzionario non rispetta la scadenza. Costruzione di alberghi, lodge, disboscamento nelle foreste potranno essere realizzati senza consenso ufficiale, anche in aree protette”. Kuchta dice. Questo è, secondo lui contravviene al diritto dell’Unione Europea, come la Direttiva Habitat o la Direttiva Acqua.
“È possibile che, finché la legge resterà in vigore anche per poco tempo e il governo la modificherà in seguito su pressione dell’UE, i progetti di sviluppo controversi nelle aree protette riusciranno a essere approvati”. La legge entra in vigore il 1° gennaio 2025″. Kuchta ritiene che la legge entri in vigore il 1° gennaio 2025″. Ha aggiunto che l’emendamento toglie anche i diritti alle organizzazioni ambientaliste di essere parti del procedimento.
L’ambientalista sottolinea che l’emendamento espande le possibilità auto e moto di entrare nel secondo livello di protezione e anche nelle aree protette. “Inoltre, abolisce di fatto le guardie naturali volontarie. I ranger volontari sono già non potranno più controllare a documentare legalmente reati e crimini nelle aree protette e in aperta campagna”, ha concluso.
L’iniziativa prevede Aumento dei reati e della criminalità nelle campagnepoiché questa attività sarà meno controllata”, ha dichiarato. Secondo Kuchta, lo Stato impiega circa 100 guardie della natura professioniste, mentre ci sono 800 guardie volontarie.
“La legge ha completamente aggirato il processo di commento standard, non c’è stato nemmeno un commento del dipartimento. Con un provvedimento legislativo di tale portata, lo consideriamo una flagrante elusione dello stato di diritto e un atto altamente irresponsabile., ha criticato l’ambientalista.
L’emendamento approvato mostra che guidare o sostare con un veicolo a motore in un’area con un secondo grado di protezione sarà ora consentito anche sulla strada dedicata e sulla strada sterrata di accesso esistente. Vengono inoltre eliminati i seguenti elementi “divieti eccessivamente rigidi e restrittivi”. per i residenti, sollevare le agenzie governative da inutili oneri amministrativi e rafforzare i diritti dei proprietari di immobili nelle aree protette.