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L’inflazione di aprile è di nuovo allo 0,43% per alimenti più costosi



L’inflazione di aprile è stata calcolata allo 0,43% secondo i dati IBGE pubblicati questo venerdì (9). L’ampio indice dei prezzi al consumo nazionale (IPCA) è stato nuovamente fatto pressione a causa degli alimenti più costosi, come si è verificato nei mesi precedenti, e ha aggiunto la più alta ascesa ad aprile dal 2023, quando ha raggiunto lo 0,61%.

Il cibo e le bevande raggruppa lo 0,82% in aprile, inferiore a marzo quando ha raggiunto l’1,17%. I cattivi del mese erano le patate (18,29%), i pomodori (14,32%) e il caffè macinato (4,48%).

“Il gruppo alimentare è il peso più alto dell’IPCA, quindi anche il rallentamento, ha un impatto importante. Ad aprile, abbiamo anche osservato una più alta dispersione di tassi positivi nel gruppo, con una velocità di diffusione dal 55% al ​​70%, ma coinvolgendo sottostanti a basso peso”, ha spiegato Fernando Gonçalves, manager IPCA.

Nell’accumulato dell’anno, l’inflazione accumula un aumento del 2,48% e, negli ultimi dodici mesi, del 5,53%. L’indice continua al di sopra del soffitto dell’obiettivo del governo del 4,5%e aggiunge già ciò che è previsto dal mercato finanziario per quest’anno secondo il rapporto Focus di questa settimana.

Ancora nel gruppo alimentare e delle bevande, il cibo in trasferta era più costoso dello 0,8% in aprile, in particolare gli snack (1,38%).

Pesava anche l’inflazione della spesa per la salute del mese e della cura personale, che aveva un innesco dell’1,18%. Ciò era dovuto al riadattamento fino al 5,09% nei prezzi dei farmaci, il che ha reso i prodotti farmaceutici sono più costosi del 2,32%. Anche gli articoli di igiene personale sono aumentati dell’1,09%.

IBGE ha anche sottolineato un aumento dello 0,54% delle spese personali, con un 2,71% attivato nei prezzi delle sigarette e lo 0,87% nei servizi bancari.

Ci sono stati anche aumenti nei gruppi abitativi (0,14%), articoli di residenza (0,53%), abbigliamento (1,02%), istruzione (0,05%) e comunicazione (0,69%).

D’altra parte, la spesa di trasporto è diminuita dello 0,38%, con la riduzione dei biglietti aerei (14,15%) e i carburanti (0,45%). L’olio diesel variava -1,27% rispetto allo 0,33% del mese precedente, gas veicolo -0,91% rispetto allo 0,23%, etanolo -0,82% rispetto allo 0,16% e alla benzina -0,35% rispetto allo 0,51% di marzo.



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Luca

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