L’indagine sul colpo di stato porta “dati sostanziali”
Il ministro Gilmar Mendes, della Corte Suprema Federale (STF), ha dichiarato venerdì (29) che l’inchiesta sul tentativo di colpo di stato fornisce “dati sostanziali” sul coinvolgimento dell’ex presidente Jair Bolsonaro e di militari di alto rango .
Secondo Mendes, il ministro Alexandre de Moraes ha fatto un “buon lavoro” togliendo la riservatezza alle indagini. “Altrimenti restiamo perplessi e soggetti a molte speculazioni. Mi sembra che ci siano elementi sostanziali per una valutazione penale della materia”, ha detto il preside in un’intervista a CNN Brasile.
“Come sappiamo, siamo alla vigilia del periodo di pausa della magistratura e la mia aspettativa è che, in caso di denuncia o archiviazione, ciò avvenga tra gennaio e febbraio”, ha aggiunto.
Mendes ha inoltre ribadito che i casi dovrebbero essere giudicati individualmente solo nel 2025 dalla plenaria della STF.
In precedenza, il procuratore generale della Repubblica, Paulo Gonet, aveva dichiarato che darà il suo parere sull’inchiesta che accusa l’ex presidente Jair Bolsonaro e altre 36 persone per un presunto tentativo di colpo di stato. La PGR dovrà decidere se sporgere o meno denuncia nei confronti dei soggetti coinvolti.
Regolazione dei social network
Per quanto riguarda il giudizio sulla regolamentazione dei social network, il ministro Gilmar Mendes ha affermato che “l’approccio della STF non esclude la decisione del Congresso”.
Il Ministro ha sottolineato che si tratta di una questione che è già stata discussa dai tribunali, compreso il Tribunale Elettorale Superiore, che ha già pubblicato risoluzioni, sia nelle elezioni precedenti che in quelle di quest’anno. Compreso, secondo lui, l’introduzione di approcci all’uso dell’Intelligenza Artificiale.
“Avremo un approccio che non si discosta dalla decisione del Congresso Nazionale. Credo che potrebbe essere provvisorio e che finirà nel contesto delle fake news, dell’uso dei social network e dei loro possibili abusi. Almeno fino a quando il Congresso non delibererà su questo tema e non porterà una legislazione più completa”, rafforza Gilmar Mendes.
Mercoledì scorso (27), la STF ha avviato il processo che potrebbe rappresentare il colpo finale contro la libertà di espressione sui social media in Brasile.
Verranno analizzate tre azioni relative all’Internet Civil Rights Framework. La STF valuterà la costituzionalità dell’articolo 19 della legge, che attualmente prevede un’ordinanza del tribunale per ritenere le piattaforme responsabili dei contenuti dannosi pubblicati dagli utenti. La decisione potrebbe comportare profondi cambiamenti nel controllo delle pubblicazioni su Internet e nel ruolo delle piattaforme digitali.