Risultato dell’intervento d’urgenza di dicembre, cicatrice sulla testa del presidente Lula (P.T) è diventato visibile questo mercoledì (8), in agire nel corso dei due anni degli attentati dell’8 gennaio.
Il membro del PT indossava un cappello da quando era stato dimesso dall’ospedale il 15 dicembre. Giorni prima, aveva dovuto subire un procedura chiamata trapanazioneche comporta la rimozione di un coagulo attraverso un drenaggio posto in un foro aperto nel cranio del paziente.
Secondo l’équipe medica, l’intervento ha cercato di ridurre al minimo il rischio di ulteriori emorragie ed ha avuto successo.
L’intervento è stato eseguito dopo la scoperta di un’emorragia quasi due mesi di caduta al Palácio da Alvorada, il 19 ottobre. In quell’occasione Lula cadde da una panchina tagliandosi le unghie, secondo il tuo rapportoe ha dovuto ricevere dei punti di sutura nella parte posteriore della testa. Da allora ha effettuato esami di controllo periodici.
Secondo loro, il membro del PT è arrivato lucido e orientato all’ospedale dopo un malessere e nausea e mostrando sintomi simili a quelli dell’influenza.
Secondo l’equipe medica è stato riscontrato un ematoma di tre centimetri, situato tra il cervello e una delle tre membrane (o meningi) che lo circondano.
“Siamo ancora quicontrariamente a quanto avevano pianificato i golpisti”, ha affermato il presidente mercoledì (8), nell’atto che segna il biennio dall’8 gennaio.
“Sono ancora qui” è anche il nome del film di Walter Salles, in cui recita l’attrice Fernanda Torres ha vinto un Golden Globe domenica scorsa.
“Siamo qui per assicurarci di essere vivi e che la democrazia sia viva, contrariamente a quanto pianificato dai golpisti dell’8 gennaio 2033. Siamo qui donne e uomini di origini e credenze diverse, uniti da una causa comune. Siamo Siamo qui per dire forte e chiaro: mai più dittatura, sempre democrazia”, ha dichiarato il deputato del PT.