Il tribunale militare ha inviato il STF (Corte Suprema Federale) che ha preso di mira quattro colonnelli dell’esercito sospettati di coinvolgimento nella preparazione dell’omicidio lettera alla fine del 2022 con l’obiettivo di fare pressione sul comando della Forza affinché intraprendesse il colpo di stato contro l’elezione di Lula (P.T).
Il caso è arrivato in prima istanza al Tribunale militare dell’Unione dopo la chiusura dell’IPM (indagine della polizia militare) avviata dall’esercito, che ha portato all’incriminazione di tre dei quattro agenti.
Secondo una nota diffusa lunedì (6) dalla Giustizia Militare, “si è constatato che gli ufficiali hanno partecipato alla stesura e alla revisione del documento, che consisteva, in breve, in una critica pubblica alle autorità e alle istituzioni, in particolare al Comandante dell’Esercito brasiliano”.
“Il testo trattava temi legati alla disciplina militare, senza approvazione superiore, e costituiva incitamento alla disobbedienza e all’indisciplina”.
Responsabile del caso, il giudice Alexandre Quintas, del 2° Controllo Militare di Brasilia, ha sottolineato che le circostanze scoperte nell’IPM erano collegate ai fatti indagati dalla Polizia Federale nel contesto degli atti antidemocratici dell’8 gennaio 2023.
Tre degli indagati figurano inoltre nell’elenco degli imputati dal PF per i reati di abolizione violenta dello Stato di diritto democratico, tentato colpo di stato e organizzazione criminale.
Quintas ha citato nella sua decisione l’interpretazione della STF, che ha stabilito la sua giurisdizione per perseguire e giudicare i crimini legati agli atti dell’8 gennaio 2023, indipendentemente dal fatto che gli indagati fossero civili o militari, delle Forze Armate o della Polizia di Stato.
“Non esiste quindi alcuna competenza della Giustizia Militare dell’Unione per perseguire e giudicare il personale militare delle Forze Armate o degli Stati per aver commesso crimini commessi il 1° agosto 2023, in particolare quelli previsti dal codice penale, come gli atti terroristici , minacce, persecuzioni, danni, istigazione al crimine, incendio doloso, associazione a delinquere armato, abolizione violenta dello Stato di diritto democratico e colpo di stato, tutti all’esame di questo Tribunale federale”, ha registrato il giudice.
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