Site icon La terrazza Mongardino

L’esercito israeliano dichiara di aver ucciso il possibile successore del defunto leader di Hezbollah

Il movimento libanese non ha confermato queste notizie.

L’esercito israeliano ha dichiarato martedì di poter confermare la morte di Hashim Safi al-Din, il probabile successore del leader libanese di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso. Hezbollah non ha confermato immediatamente le notizie, riporta TASR, secondo AFP, AP e Reuters.

Hashim Safi al-Din, un alto funzionario di Hezbollah, sarebbe stato ucciso dall’esercito in uno dei suoi attacchi aerei vicino a Beirut all’inizio del mese. Le notizie sulla sua possibile morte sono iniziate a circolare poco dopo l’attacco, ma Israele ha confermato ufficialmente la sua morte solo ora.

Hashim Safi al-Din era considerato il probabile successore dell’ex leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. È morto a fine settembre in un attacco israeliano nei sobborghi meridionali di Beirut.

Secondo l’esercito israeliano, nell’attacco di ottobre sono stati uccisi circa 25 altri esponenti di spicco del movimento filo-iraniano. Nel frattempo, gli attacchi israeliani hanno ucciso la maggior parte dei vertici di Hezbollah negli ultimi mesi, lasciando il gruppo allo sbando, come riporta l’AP.

Il sobborgo di Beirut dove Safi è stato ucciso circa tre settimane fa è stato colpito da una serie di nuovi attacchi aerei martedì. L’esercito israeliano ha raso al suolo un edificio in un sobborgo di Beirut.

Dahiya, che a suo dire ospitava strutture del Movimento libanese.

Israele afferma che il suo obiettivo è quello di cacciare i combattenti del movimento militante libanese Hezbollah dalle zone di confine, in modo che decine di migliaia di israeliani possano tornare alle loro case, da cui sono stati cacciati dal fuoco transfrontaliero di Hezbollah. Il movimento libanese sostenuto dall’Iran ha attaccato il territorio israeliano in solidarietà con i palestinesi della Striscia di Gaza, dove Israele sta conducendo una guerra contro il movimento radicale di Hamas. La causa scatenante del conflitto è stato un attacco senza precedenti da parte di militanti palestinesi in territorio israeliano il 7 ottobre 2023.

Exit mobile version