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L’esercito di Assad manda un sms ai siriani e promette di difendere il Paese


L’esercito del governo del presidente siriano Bashar al-Assad ha inviato un messaggio ai residenti, assicurando che continuerà a difendere il Paese, mentre i ribelli affermano che si stanno avvicinando alla capitale Damasco.

“L’Esercito arabo siriano, come sempre, continua le sue funzioni nazionali e costituzionali di difesa della Siria e del suo popolo, e ripristinerà la sicurezza e la stabilità in tutte le parti della nostra patria”, ha affermato l’esercito in un messaggio inviato tramite operatori di telefonia mobile il paese, sabato sera (7).

Tuttavia, alcune delle recenti dichiarazioni del governo sembrano essere in contrasto con gli sviluppi sul campo di battaglia.

Il governo siriano ha negato di essere in ritirata, ma i video sono stati geolocalizzati CNN Sembravano mostrare le forze governative di Assad che lasciavano i quartieri di Damasco, a pochi chilometri dal palazzo presidenziale.

Comprendere il conflitto in Siria

La guerra civile in Siria è iniziata durante la Primavera Araba del 2011, quando il regime di Bashar al-Assad represse una rivolta pro-democrazia.

Il paese è precipitato in un conflitto su vasta scala quando è stata formata una forza ribelle, nota come Esercito siriano libero, per combattere le truppe governative.

Inoltre, anche lo Stato Islamico, un gruppo terroristico, è riuscito a prendere piede nel paese ed è arrivato a controllare il 70% del territorio siriano.

I combattimenti si sono intensificati man mano che altri attori regionali e potenze mondiali – dall’Arabia Saudita, all’Iran, dagli Stati Uniti alla Russia – si sono uniti, trasformando la guerra del paese in quella che alcuni osservatori hanno descritto come una “guerra per procura”.

La Russia si è alleata con il governo di Bashar al-Assad per combattere lo Stato Islamico e i ribelli, mentre gli Stati Uniti hanno guidato una coalizione internazionale per respingere il gruppo terroristico.

Dopo un accordo di cessate il fuoco nel 2020, il conflitto è rimasto in gran parte “dormiente”, con scontri minori tra i ribelli e il regime di Assad.

Secondo le Nazioni Unite, più di 300.000 civili sono stati uccisi in più di un decennio di guerra, e milioni di persone sono state sfollate in tutta la regione.



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