L’esercito americano dovrebbe iniziare l’espulsione del personale militare transgender il mese prossimo
Il documento guida le forze armate per iniziare il processo di licenziamento del personale militare transgender che non scelgono di lasciare il servizio volontariamente fino al 6 giugno
Il Pentagono di Stati Unitis ha annunciato che inizierà a espellere i militari transgender da giugno, in conformità con un ordine esecutivo del Presidente Donald Trumprecentemente approvato dalla Corte Suprema. Questa decisione ha un impatto su oltre 5.000 militari ed è stata rilasciata dall’agenzia di stampa Reuters, che ha ottenuto l’accesso a un memorandum interno del Segretario alla Difesa, Pete Hegseth. Il documento guida le forze armate per iniziare il processo di licenziamento del personale militare transgender che non scelgono di lasciare il servizio volontariamente fino al 6 giugno. I risertisti hanno tempo fino al 7 luglio per identificarsi e richiedere la separazione volontaria. Dopo queste date, inizierà l’arresto obbligatorio.
La politica rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio delle forze armate alla comunità transgender, riaccendendo il dibattito sull’inclusione e sui diritti civili. La decisione della Corte Suprema, che ha rimosso gli ostacoli legali all’attuazione della misura, si verifica solo due giorni dopo l’approvazione del divieto. Questa misura è una ripresa di azioni simili promosse da Trump durante il suo precedente mandato nel 2016 e 2017. Con Trump di nuovo nella presidenza, il governo si sta rapidamente muovendo per attuare questa agenda, generando reazioni diverse sia all’interno che all’esterno delle forze armate.
Segui il Young Pan News Channel e ottieni le notizie principali sul tuo whatsapp!
Il segretario alla Difesa Pat Hegset, ex presentatore di Fox News e una figura centrale nel movimento conservatore degli Stati Uniti, ha sostenuto cambiamenti radicali nel Dipartimento della Difesa. La decisione di espellere il personale militare transgender è vista come parte di questi cambiamenti, riflettendo una postura più conservatrice e allineata con le promesse della campagna di Trump. I critici della misura sostengono che non solo discrimina una parte significativa della forza lavoro militare, ma può anche influenzare la morale e la coesione delle truppe.
*Con informazioni da Eliseu Caetano
*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI