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L’elicottero che trasportava il presidente Raisi è precipitato a causa del maltempo e della congestione del traffico.

L’indagine ha concluso con certezza che l’incidente è stato causato dal sovraccarico dell’elicottero.

L’incidente dell’elicottero che ha ucciso il presidente Ebrahim Raisi il 19 maggio è stato causato dalle cattive condizioni meteorologiche e dal sovraccarico. Lo ha riferito mercoledì l’agenzia di stampa iraniana Fars, citando una fonte della sicurezza senza nome vicina alle indagini, secondo quanto riportato da Reuters.

L’indagine sul caso dell’incidente dell’elicottero che ha coinvolto l’Ayatollah Raisi è stata completata. C’è la certezza assoluta che quanto accaduto sia stato un incidente”, ha detto la fonte della sicurezza a Fars.

L’elicottero trasportava due persone in più rispetto alla sua capacità.

Gli investigatori hanno concluso che l’elicottero trasportava due persone in più rispetto alla sua capacità, come previsto dai protocolli di sicurezza. Un rapporto preliminare dell’esercito iraniano, pubblicato a maggio, affermava che durante le indagini non erano state trovate prove di colpevolezza o di attacchi stranieri.

Lo schianto dell’elicottero Bell 212, di fabbricazione americana, è avvenuto in condizioni di maltempo in una zona montuosa della provincia dell’Azerbaigian orientale. Oltre a Raisi, sono rimasti uccisi il Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian e altre sette persone. I soccorritori hanno trovato i rottami solo il giorno successivo.

La delegazione iraniana era di ritorno da un incontro con il presidente azero Ilham Aliyev, con il quale aveva inaugurato una diga sul confine comune.

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