Il mercato immobiliare ha chiuso novembre 2024 con dati che consolidano il suo trend rialzista. Le compravendite di case sono aumentate del 15% rispetto allo stesso mese del 2023, raggiungendo 54.299 operazioni. Si tratta del miglior dato registrato in un mese di novembre dal 2007, quando furono superate le oltre 56.000 transazioni. Il dato, pubblicato lunedì dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE), rappresenta il quinto mese consecutivo di aumenti su base annua e rafforza l’ottimismo nel settore.
La crescita dello scorso novembre rientra in un trend di ripresa sostenuta iniziato a luglio. Da allora, il mercato ha mostrato aumenti anno su anno di varia entità: 19% a luglio, un moderato 0,9% ad agosto, 41,5% a settembre e uno spettacolare 51,3% a ottobre. Ciò significa che negli 11 mesi accumulati, da gennaio a novembre, il numero di case vendute è aumentato dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Con un mese rimasto per conoscere i dati di fine anno, gli Esperti ritengono che sarà proseguire il percorso ascendente iniziato a metà anno, incoraggiato dai successivi cali dei tassi di interesse e dal conseguente abbassamento dei prezzi dei finanziamenti ipotecari. La stima del portale immobiliare Fotocasa è che nell’anno si chiuderanno circa 645.000 transazioni.
La ripresa del mercato immobiliare nella seconda metà del 2024 si spiega con una combinazione di fattori. Il contenimento dell’inflazione, insieme al miglioramento dei livelli occupazionali e dell’accesso al credito ipotecario, sono stati decisivi nel rivitalizzare la domanda. L’anno è stato caratterizzato da una certa stabilità dei tassi di interesse, che ha favorito il finanziamento bancario. Sebbene gli enti abbiano mantenuto una certa cautela nella concessione del credito, gli acquirenti hanno trovato opportunità di accedere ai prestiti a condizioni competitive.
Tipologia abitativa
L’aumento delle vendite nel mese di novembre è stato trainato sia dalle transazioni di case nuove che da quelle di case di seconda mano. Nel primo caso si è registrato un incremento su base annua del 37,4%, arrivando a 12.328 operazioni. Nel secondo caso la crescita del tasso è stata più moderata, pari al 9,8% in più rispetto a 12 mesi fa. In ogni caso, questo gruppo rappresenta quasi l’80% del totale delle compravendite registrate (41.971 in cifre assolute), come conseguenza del basso livello di costruzione e della conseguente mancanza di offerta di appartamenti nuovissimi.
Il 92,4% delle case trasferite a novembre corrispondevano ad abitazioni libere, mentre il 7,6% erano protette. La bassa incidenza rispetto al totale delle operazioni evidenzia la scarsità di quest’ultima tipologia di immobili. Nonostante i recenti sforzi del governo per promuoverne la costruzione, lo stock di alloggi protetti (VPO) rimane insufficiente a coprire la domanda dei settori più vulnerabili della popolazione. In cifre assolute, ciò si traduce in oltre 50.100 transazioni su case sfitte (quasi il 15% in più rispetto al 2023) e poco più di 4.100 transazioni su VPO (il 21% in più rispetto a 12 mesi fa).
Le vendite sono cresciute in tutti i comuni, ad eccezione delle Isole Baleari, dove sono diminuite del 4,3%. Gli aumenti maggiori si sono verificati a La Rioja (58,2%), Madrid (35%), Castilla-La Mancha (33,9%) e Galizia (32,5%). Altre sei comunità hanno registrato incrementi a doppia cifra: Castilla y León (28,7%); Asturie (27%); Estremadura (21,2%); Paesi Baschi (19,1%); Catalogna (16,2%) e Cantabria (12,6%).
Nonostante una crescita sostenuta su base annua, il mercato è stato più contenuto rispetto a ottobre, poiché sono state vendute il 22% di case in meno rispetto allo stesso mese. Il calo si spiega in gran parte con andamenti stagionali comuni nel settore immobiliare: novembre è solitamente un mese più lento dopo il dinamismo dei mesi precedenti. Inoltre, ottobre è stato particolarmente positivo per il settore, poiché ha registrato quasi 69.500 operazioni, la cifra più alta in un solo mese in 17 anni.