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Le vendite di auto elettriche e ibride battono il record in Brasile



La cifra è superiore dell’89% rispetto a quella registrata nel 2023, e il mese di dicembre ha raggiunto un altro numero senza precedenti: un record mensile, con 18.942 unità vendute. I dati provengono dall’Associazione brasiliana dei veicoli elettrici (ABVE).

Tra le ragioni che hanno sostenuto la crescita, sottolinea ABVE, ci sono l’accettazione del modello da parte dei consumatori e l’ampliamento della rete di infrastrutture di ricarica nel 2024. Si stima che il Paese abbia chiuso l’anno con oltre 12mila punti di ricarica pubblici e semi-pubblici. pubblico, con particolare attenzione all’espansione all’interno.

Le unità della federazione con il maggior numero di vendite di auto elettriche nel 2024 sono state, nell’ordine, San Paolo, Distrito Federal, Rio de Janeiro, Paraná e Santa Catarina. La capitale San Paolo è la campionessa di immatricolazioni di veicoli elettrificati, seguita da Brasilia, Rio de Janeiro, Belo Horizonte e Curitiba.

I numeri considerano le auto elettriche al 100% (BEV), gli ibridi plug-in (PHEV), gli ibridi puri (HEV), gli ibridi benzina/alcol (HEV Flex) e i micro-ibridi e ibridi leggeri (MHEV).

L’incremento più significativo è arrivato dalla vendita di veicoli elettrici plug-in, modelli con due motori che possono essere alimentati sia a corrente elettrica che a carburante. Questa categoria è stata responsabile del 71% delle vendite totali dello scorso anno (125.624 veicoli). Rispetto al 2023 il balzo delle vendite è stato del 140%.

Gli ibridi senza ricarica esterna (HEV, HEV flex e MHEV e micro-ibridi) hanno avuto una quota del 29%.

C’è controversia, invece, sulla classificazione dei microibridi come veicoli elettrici, poiché hanno solo batterie da 12 volt e non hanno trazione elettrica. Sono stati lanciati nell’ultimo trimestre in Brasile.

Secondo il presidente di ABVE, Ricardo Bastos, alcuni veicoli microibridi immessi sul mercato negli ultimi mesi non offrono necessariamente ai consumatori una reale esperienza di mobilità elettrica, né contribuiscono efficacemente a ridurre le emissioni di gas.

Pertanto, a partire da febbraio, l’ente inizierà a pubblicare statistiche mensili solo per i veicoli che soddisfano alcuni requisiti tecnici minimi, come tensione della batteria, trazione elettrica, potenza minima della batteria e contributo effettivo alla riduzione delle emissioni inquinanti.

Anche i veicoli elettrici sono stati significativi nel saldo totale delle auto vendute nel paese. Su un totale di 2,635 milioni di auto, ne sono state importate 466,5mila, di cui circa 200mila elettrificate, secondo un’indagine dell’Associazione nazionale costruttori autoveicoli (Anfavea).

Le importazioni hanno avuto il periodo migliore degli ultimi dieci anni, con un balzo del 33%, trainate dal massiccio ingresso di veicoli elettrificati, soprattutto dalla Cina.

Il volume totale di immatricolazioni nel Paese, considerando i modelli elettrici o meno, è stato superiore del 14,1% rispetto al 2023 e ben al di sopra della media globale del 2%. Secondo Anfavea, nessun grande mercato al mondo è cresciuto tanto quanto quello brasiliano nel 2024.

L’ente, che rappresenta le case automobilistiche installate nel paese, si lamenta di ciò che classifica come bassa tassazione sui veicoli elettrici e ibridi importati.

“Quest’anno è necessario riequilibrare i volumi di esportazioni e importazioni, per evitare un nuovo deficit della bilancia commerciale, come accaduto nel 2024. Abbiamo una tassa di importazione molto bassa per i veicoli elettrici e ibridi, la più bassa tra i paesi che produciamo veicoli, il che ci rende un obiettivo preferenziale per le aziende importatrici, a scapito del nostro parco industriale e dei nostri posti di lavoro”, ha affermato il presidente di Anfavea, Márcio de Lima Leite.



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