Le disparità tra i diversi segmenti della popolazione potrebbero quindi aumentare ulteriormente, ha avvertito Marián Kočiš, analista macroeconomico della Cassa di Risparmio Slovacca. Egli vede delle soluzioni, ad esempio, in una migliore distribuzione delle vacanze scolastiche durante l’anno e in una maggiore attività da parte dello Stato.
“La realtà rimane che solo 36% della popolazione slovacca non può permettersi nemmeno una settimana di vacanza lontano da casa. Per le famiglie a basso reddito, le vacanze lunghe sono quindi un vero problema. Non solo per la mancanza di vacanze, ma anche, ad esempio, per la necessità di fornire pasti regolari ai bambini e di offrire loro un tempo libero di qualità”, ha affermato l’esperto.
I bambini non sono sufficientemente stimolati durante le vacanze, ad esempio attraverso campi educativi, possono dimenticare gran parte del programma scolastico. Le attività ricreative di qualità possono essere costose e inaccessibili per gli strati più bassi della popolazione, soprattutto nelle grandi città.
“C’è anche un crescente divario di conoscenze. Anche il reddito della famiglia in cui i bambini crescono è un fattore importante. Questo può riflettersi sul successo e sulla qualità della vita in seguito. La povertà è quindi anche ereditaria. Stiamo quindi perdendo il potenziale dei bambini provenienti da famiglie a basso reddito”, ha affermato l’analista.
Anche l’innalzamento costante dell’età pensionabile e la maggiore mobilità nel mercato del lavoro possono rappresentare un problema.che, secondo l’esperto, significa che le giovani famiglie possono contare meno sull’aiuto dei nonni per badare ai figli durante le vacanze. Inoltre, si prevede che le famiglie monoparentali, sempre più numerose, saranno maggiormente a rischio di povertà ed esclusione sociale.
L’analista vede la soluzione in una maggiore attività dei governi statali e locali volta a sfruttare meglio il tempo libero. “Una spinta verso i genitori, sotto forma di promemoria automatici per assicurarsi che i loro figli non stiano seduti davanti a uno schermo, potrebbe aiutare. Per esempio, possono leggere di più o usare applicazioni mobili educative. Le scuole e i musei potrebbero anche sviluppare e inviare regolarmente compiti divertenti durante le vacanze”, ha specificato Kocsis.
Potrebbero anche aiutare benefici per i dipendenti sotto forma di campi o asili nido e una distribuzione più appropriata delle ferie nel corso dell’anno.