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Le pesanti perdite delle banche penalizzano lo Stambecco, con l’euro ai minimi da due anni | Mercati finanziari



Cosa fa l’Ibex 35?

L’Ibex 35 ha sostituito i guadagni con le perdite e ha registrato un calo dello 0,6% ad un’ora dall’apertura, perdendo anch’esso il livello di 11.600 punti. Il settore bancario è protagonista della seduta, dopo che ieri il Congresso dei Deputati ha approvato la riforma fiscale che riformula l’imposta bancaria. Santander perde così il 3,4%; Bankinter, 2,9% e CaixaBank, 2,5%. L’intero settore esce più del 2%. Il settore aveva già iniziato la seduta con perdite, che però sono peggiorate dopo che sono diventati noti i dati negativi sull’attività nella zona euro. L’indice dei direttori degli acquisti (PMI) è sceso a 48,1 punti da 50, peggio del previsto.

La notizia accresce i timori di debolezza economica nella zona euro e avvicina le prospettive di tagli dei tassi, e i mercati dei futures già puntano ad un possibile taglio di mezzo punto a dicembre. Il titolo tedesco a due anni abbassa il suo rendimento di 11 punti base al 1,991% (minimo di novembre 2022) e quello spagnolo a questa scadenza di 9,2 punti. Il debito decennale spagnolo, dal canto suo, crolla del 3%.

I tagli dei tassi penalizzano il margine del settore bancario, che è quello che cade di più nell’Euro Stoxx 50. I dati economici penalizzano anche la moneta europea, che viene scambiata al minimo di due anni, a 1.036 dollari. È noto che il PIL tedesco è cresciuto dello 0,1% nel terzo trimestre del 2024 rispetto al periodo precedente, ha riferito venerdì l’Ufficio federale di statistica, che ha corretto al ribasso la sua stima iniziale dello 0,2% il 30 ottobre. Rispetto al terzo trimestre del 2023, l’economia tedesca si è contratta dello 0,3%.

Quali valori salgono o scendono di più?

I valori che salgono di più sono:

Cellnex: 2,5%

Solaria: 2%

Energia di Acciona: 1,5%

I valori che cadono di più:

Santander: -3,5%

CaixaBank: -3%

Sabadell: -2,98%

Cosa fanno gli altri mercati azionari?

Anche i mercati azionari europei si sono invertiti dopo la pubblicazione dei dati PMI. Il Dax tedesco e il Cac di Parigi sono scesi rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%, un punto percentuale sotto l’apertura rialzista, mentre il Mib italiano è sceso dello 0,6%. Da parte sua, il FTSE prende le distanze dalle perdite e sale dello 0,6%. In Asia, invece, la sessione è stata contrastante. Il Nikkei è salito dello 0,84%, l’Hang Seng di Hong Kong ha perso l’1,8% e lo Shanghai Composite è sceso del 2,9%.

Wall Street ha chiuso ieri sera in verde e il Dow Jones è salito dell’1,06% dopo una giornata focalizzata sui risultati trimestrali e su bitcoin. Il selettivo S&P 500 è avanzato dello 0,53% e il Nasdaq è salito leggermente dello 0,03%.

Le chiavi del giorno

  • Secondo gli analisti, gli investitori continuano a posizionare i propri portafogli nel modo che ritengono più favorevole alla nuova amministrazione repubblicana del magnate Donald Trump, vincitore delle elezioni. Mercato attento anche al bitcoin, che sfiora i 99.000 dollari dopo un forte rialzo legato alla vittoria di Trump e alla prospettiva di una maggiore apertura alle criptovalute.
  • La Banca di Spagna pubblica le inadempienze degli enti bancari corrispondenti al mese di settembre.
  • La presidente della Bce Christine Lagarde interviene al 34esimo congresso bancario europeo dal titolo “Fuori dalla zona di comfort: l’Europa e il nuovo ordine mondiale” a Francoforte, in Germania. Anche altri membri dell’organizzazione intervengono in diversi eventi, come il vicepresidente Luis de Guindos, Anneli Tuominen, Isabel Schnabel e Frank Elderson.
  • È anche il giorno del PMI negli Stati Uniti. In Asia spicca l’indice dei prezzi al consumo di ottobre in Giappone.
  • Nella sezione dei dividendi, oggi è l’ultimo giorno per gli azionisti di Ferrovial per richiedere il pagamento in contanti alla propria entità nell’ambito del programma di dividendi. dividendo in borsa.

Cosa dicono gli analisti?

Dal manager Federated Hermes sottolineano che le politiche del nuovo presidente Donald Trump “probabilmente danneggeranno l’economia europea, con vincitori e vinti specifici” e sottolineano le tre aree che saranno interessate: “le relazioni commerciali, l’aumento della difesa spesa e un’economia statunitense e un dollaro potenzialmente forti, aiutati dai tagli alle imposte sulle imprese”. Per quanto riguarda la Cina, affermano che “i rischi di una guerra commerciale provocata dalle tariffe promesse da Trump potrebbero essere in qualche modo scontati” e sottolineano che “la speranza è che qualsiasi impatto negativo delle tariffe possa essere attenuato dallo stimolo fiscale”. Infine, spiegano che, in America Latina, il Messico sarà il paese sotto i riflettori. “La preoccupazione principale saranno le tariffe, che probabilmente verranno implementate, ma dato il deprezzamento del MXN, gran parte delle tariffe aggiuntive saranno compensate dalla debolezza del tasso di cambio”, commentano.

Secondo Accuracy, “durante il terzo trimestre dell’anno, i corsi azionari delle banche spagnole sono cresciuti ad un ritmo più lento rispetto all’Ibex 35; Tuttavia, l’aumento del volume degli asset, spinto da un contesto macroeconomico più favorevole, l’adeguata gestione della sensibilità al ribasso dei tassi e l’incremento nella concessione di mutui hanno consentito ai principali soggetti di mantenere la linea di crescita dei redditi bancari nel terzo trimestre dell’anno Le principali sfide per le banche spagnole nel 2025 saranno la crescita dei volumi nelle linee di business più redditizie, l’ottimizzazione dell’allocazione del capitale e il miglioramento dell’efficienza operativa attraverso l’uso di tecnologie avanzate” .

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