Le morti nei conflitti tra gruppi ribelli in Colombia raggiungono i 60, afferma il governo
Il numero di morti derivanti dagli scontri tra due gruppi ribelli in una delle principali regioni del traffico di droga della Colombia è raddoppiato e ha raggiunto quota 60, ha riferito sabato il difensore civico per i diritti umani del governo (18).
L’ufficio del rappresentante ha pubblicato sui social media che circa 60 persone sono morte violentemente, 32 sono state rapite e centinaia sono state sfollate a causa del conflitto dei giorni scorsi tra l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC), ormai smobilitate.
La settimana scorsa il presidente Gustavo Petro ha accusato l’ELN di aver commesso un crimine di guerra nel contesto degli attentati e ha sospeso i negoziati di pace con il gruppo.
L’ELN, in una dichiarazione di sabato, ha accusato una fazione delle FARC di aver iniziato il conflitto uccidendo civili e commettendo altri attacchi.
La fazione delle FARC non ha risposto pubblicamente alle accuse. Venerdì (17) ha dichiarato di aver cominciato a ritirare le sue unità combattenti per evitare un aumento della violenza.