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Le forze ribelli siriane conquistano la città che fu il luogo di nascita della rivolta del 2011 e avanzano verso Damasco


Il gruppo Hayat Tahrir Al-Sham ha preso il controllo delle città vicino a Homs, la terza più grande del Paese, e si prepara a un possibile attacco decisivo contro il regime di Bashar al-Assad

Questo venerdì (6), il governo siriano ha perso il controllo della città di Dera e di oltre il 90% della provincia omonima, situata nel sud del paese, come riportato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH). Dera, conosciuta come il luogo di nascita della rivolta del 2011, è stata occupata dalle fazioni locali, spingendo le forze del regime a ritirarsi. Contemporaneamente, intensi bombardamenti da parte delle forze russe e siriane contro le posizioni ribelli vicino a Homs, la terza città più grande del Siriasecondo l’OSDH, hanno provocato la morte di almeno 20 persone, tra cui cinque membri della stessa famiglia. Gli attacchi avvengono mentre le forze ribelli avanzano nella regione, sfidando il regime del presidente Bashar al-Assad.

Il gruppo ribelle Hayat Tahrir Al-Sham (HTS) ha preso il controllo delle città di Rastan e Talbiseh, vicino a Homs, e si prepara a un possibile attacco decisivo contro il regime. L’offensiva ha generato un’ondata di sfollamenti di massa, con migliaia di persone in fuga dalla regione. Le immagini pubblicate sui social media mostrano autostrade piene di veicoli diretti verso zone più sicure.

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La perdita di Homs rappresenterebbe un duro colpo per il governo di Assad, dato il valore strategico della città come centro logistico ed economico. Gli insorti, inoltre, hanno già dichiarato che, dopo Homs, intendono dirigere la loro offensiva verso la capitale Damasco.

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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