Esportazioni da Giappone è aumentato per il terzo mese consecutivo a dicembre, poiché lo yen debole ha incrementato il valore delle spedizioni, secondo i dati pubblicati questo giovedì (23).
Sebbene il calo dei volumi abbia evidenziato dubbi sull’imprevedibilità della politica commerciale statunitense, U.S.A..
Con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che annuncia piani tariffari sulle importazioni dai partner commerciali, le aziende giapponesi sono sempre più preoccupate misure protezionistiche potrebbe ridurre e interrompere le spedizioni globali.
Alcune aziende con una presenza in U.S.A. si stanno preparando ad aumentare le operazioni nel paese, segnalando un impatto sulle esportazioni del Giappone.
Nel frattempo, le esportazioni verso Cina sono in balia delle regole statunitensi sempre più restrittive per fare affari con i più grandi economia dall’Asia.
“Poiché le tariffe di Trump e le potenziali misure di ritorsione potrebbero danneggiare il commercio globale, dobbiamo solo aspettare e vedere cosa succede”, ha affermato Takeshi Minami, capo economista del Norinchukin Research Institute.
Secondo i dati del governo, le esportazioni del Giappone a dicembre sono aumentate del 2,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, battendo la previsione media del mercato del 2,3% ma rallentando rispetto al 3,8% di novembre.
La domanda di attrezzature per la produzione di chip a Taiwan ha guidato le esportazioni per tipologia, mentre il calo dello yen del 3,8% rispetto al dollaro ha incrementato il valore totale.
Ma le esportazioni del Giappone sono diminuite del 3% verso la Cina e del 2,1% verso gli Stati Uniti, i due maggiori partner commerciali del paese.
Le importazioni di dicembre sono aumentate dell’1,8% su base annua, rispetto a una previsione di mercato del 2,6% e a un calo del 3,8% a novembre.
Di conseguenza, a dicembre il Giappone ha registrato un surplus commerciale di 130,9 miliardi di yen (836,80 milioni di dollari), rispetto a un deficit previsto di 53 miliardi di yen.
Il Giappone ha registrato il suo quarto deficit annuale consecutivo pari a 5.300 miliardi di yen, rispetto ai 9.500 miliardi di yen dell’anno precedente.
Le esportazioni annuali sono aumentate del 6,2% e le importazioni sono aumentate dell’1,8%
Le prospettive per la domanda estera sono state offuscate dai piani tariffari di Trump, che potrebbero danneggiare il commercio internazionale e rallentare la ripresa economica della Cina.
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