‘Le due rivali’, di Sawako Ariyoshi: lotta tra donne nel Giappone patriarcale | Babelia
Questo potente romanzo è ambientato nel periodo Tokugawa, che va dal 1603, quando shogun Tokugawa prende il potere, fino al 1868 quando sarà l’ultimo shogunTokogawa Yoshinobu ripristina il dominio imperiale, un’era fiorente per l’economia e la cultura del paese. Il libro descrive la vita di allora ed è perfettamente inserito nel conflitto dei rapporti di potere all’interno di una famiglia, ma questo non è il suo unico merito.
Sawako Ariyoshi (1931-1984) possiede quella grazia peculiare che fa sì che le narrazioni con contenuto sociale offrano un tipo di bellezza che manca a quelle dei suoi colleghi occidentali. Forse è perché appartiene a un paese cerimonioso, di squisita delicatezza e di alta sensibilità verso i comportamenti. In questo romanzo la storia è ambientata nel XIX secolo, in una società in cui le donne venivano chiamate solo con il cognome dei mariti. Otsugi Masamoto sposa Naomichi Haneoka, che appartiene ad una famiglia di bassa estrazione, ma è un medico molto stimato che genera un figlio, Unpei, chiamato a essere il successore del padre. Per fare questo, viene mandato a studiare medicina. Nel frattempo, Otsugi ha messo gli occhi su Kae, un giovane di una prestigiosa famiglia di samurai, per sposare suo figlio. Il matrimonio avviene per procura mentre Unpei è lontano da casa, formandosi come terza generazione di medici nella famiglia Haneoka.
Il nucleo della narrazione si concentra sia sulla carriera in ascesa di Unpei, ossessionato dalla ricerca di un anestetico per poter operare liberamente i suoi pazienti, sia sullo scontro delle due donne per la loro preminenza. Quando Unpei ritorna, la madre è felice e possessiva nei suoi confronti: entrambe le donne fanno a gara per aiutarlo nei suoi esperimenti con gli animali che sconvolgono la sensibilità di Kae ma non quella di Otsugi, il cui orgoglio materno annulla ogni compassione. Tra loro si instaura una lotta per il figlio e il marito che arriva al punto che Otsugi si offre affinché Unpei, ormai un famoso medico ribattezzato Seishu, possa usarla come cavia umana e “la fiamma della gelosia”, dice l’autore, “si accende nella parte più profonda dell’essere di Kae” così decide di offrirsi anche lui e di competere con lei. “Il comportamento di sua suocera potrebbe non essere stato intenzionale, ma non c’era dubbio che dimostrasse la sua ostilità nei suoi confronti.” Una competizione che finirà tragicamente a causa dell’ossessione di Seishu.
Dal conflitto, il rapporto tra le due donne è conflittuale, ognuna cerca di mettersi al di sopra dell’altra. La suocera, rimasta vedova dopo la morte di Naomichi, diventa il capo femminile visibile della famiglia Hanaoka, sopra Kae. Da questo confronto nasce un’aspra e nascosta lotta per il potere. Kae dà a suo marito una figlia, ma da lei ci si aspetta un maschio; Di fronte a questa situazione, Unpei nomina erede l’ex assistente di suo padre, Ryoan Shimomura, e Kae si sente persa, ma alla fine dà alla luce un maschio. Ma quella vittoria finale gli rode la coscienza. Otsugi è morto e Kae è diventata cieca a causa della più intensa partecipazione all’esperimento. La cognata, poi, detta il motivo del disagio di Kae: “la pensi così perché hai vinto”.
La vera storia è che questa era la prima volta che riusciva a sottoporsi con successo ad un intervento chirurgico per il cancro al seno. Ma «la dimensione della tomba del grand’uomo è più del doppio di quella delle due donne messe insieme; Il suo eclissa tutti gli altri.
Sawako Ariyoshi
Tradotto da Akihiro Tano e Twiggy Hirota
Gli errori della natura, 2024.
209 pagine. 20 euro