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Le banche promettono 120 miliardi di dollari alla COP29


In un incontro alla COP29, le istituzioni per lo sviluppo si impegnano ad espandere i finanziamenti per i paesi poveri ed emergenti

Le banche multilaterali di sviluppo promettono di aumentare i finanziamenti per combattere il riscaldamento globale durante la COP29 (29a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), a Baku, in Azerbaigian. In una riunione di questo mercoledì (14 novembre 2024), le istituzioni si sono impegnate ad aumentare le risorse assegnate ai paesi poveri e a medio reddito portandole a 120 miliardi di dollari entro il 2030.

La COP29 mira a stabilire un accordo internazionale globale sul finanziamento del clima. L’importo promesso dalle banche rappresenta un aumento del 60% rispetto al 2023.

I paesi in via di sviluppo si aspettano impegni più significativi da parte dei paesi ricchi, principali responsabili del riscaldamento globale. Il vice premier cinese, Ding Xuexiang, afferma che il paese ha stanziato 24,5 miliardi di dollari per sostenere i paesi in via di sviluppo nella lotta al cambiamento climatico.

In apertura della COP29, il ministro dell’Ambiente, Marina Silva, ha sottolineato la necessità di maggiori finanziamenti da parte dei paesi ricchi affinché i paesi in via di sviluppo possano affrontare la crisi climatica.

Martedì (13 novembre), Silva ha difeso nuovi obiettivi per ridurre le emissioni di CO₂. “Una ricetta per il nostro successo passa sicuramente attraverso i meccanismi di finanziamento. Senza questo, ciò che annunciamo diventa solo discorso. Abbiamo bisogno dei mezzi di attuazione per trasformare la teoria in pratica”.ha affermato.

Dalla COP15, nel 2009, i paesi ricchi si sono impegnati a stanziare 100 miliardi di dollari all’anno per aiutare i paesi in via di sviluppo, un obiettivo raggiunto solo nel 2022. L’impegno scade nel 2024, intensificando la pressione per nuovi accordi.

COP29

La COP29 riunisce 195 paesi firmatari dell’Accordo di Parigi, con l’obiettivo di discutere termini complementari e portare avanti il ​​testo del 2015. Martedì (12 novembre) è intervenuto anche il vicepresidente Geraldo Alckmin (PSB), in rappresentanza del Brasile. Ha affermato che l’obiettivo del governo brasiliano è ridurre i gas serra del 67% entro il 2035, rispetto al 2005.





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Luca

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