Le banche del sangue di San Paolo sono in allerta per le festività di fine anno. La tradizionale riduzione delle donazioni porta le scorte a livelli critici e mette a rischio la cura dei pazienti bisognosi di trasfusioni.
Degli otto gruppi sanguigni, solo A+, B+ e AB+ hanno ceppi stabili. Gli altri, incluso il donatore universale, O-, sono presenti condizione criticaha riferito lunedì scorso (23) la Fondazione Pró-Sangue, legata al Dipartimento di Salute dello Stato di San Paolo (SES).
Impatto sui trattamenti medici
La carenza colpisce direttamente i pazienti che necessitano di trasfusioni per trattamenti oncologici, interventi chirurgici e trapianti. Inoltre, anche le persone affette da gravi malattie croniche dipendono da queste donazioni per sopravvivere.
Secondo gli enti, la situazione è ancora più preoccupante a causa della breve durata di conservazione degli emocomponenti. I globuli rossi, ad esempio, hanno una validità di 30 giorni, mentre le piastrine diventano inutilizzabili dopo soli cinque giorni.
Appello alla solidarietà
Le banche del sangue rafforzano l’importanza della donazione durante questo periodo. Il processo è rapido, dura meno di un’ora e può salvare fino a quattro vite con soli 450 ml di sangue donato.
Principalmente a Natale, Capodanno, feste, festività, avvisiamo sempre il donatore di non dimenticare di donare il sangue, perché i nostri pazienti sono ancora qui e continuano ad essere curati e bisognosi di trasfusioni
Marta Lemos, responsabile del servizio di emoterapia presso ACCamargo Cancer Center
Mantenere scorte adeguate è fondamentale durante tutto l’anno, ma diventa particolarmente impegnativo durante questi periodi festivi. La popolazione è invitata a inserire la donazione di sangue nelle proprie agende di fine anno, ricordando che questo atto semplice e solidale può fare la differenza tra la vita e la morte per molti pazienti.