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Le auto italiane prodotte sono sempre meno. La situazione è grave, i sindacalisti promettono uno sciopero

La debolezza della domanda di mercato rivela i problemi. I dipendenti di Stellantis in Italia sono stati ripetutamente mandati in ferie forzate.

I sindacati italiani hanno indetto uno sciopero di un giorno per i dipendenti del gruppo automobilistico Stellantis e dei suoi fornitori locali per il 18 ottobre. La protesta ha lo scopo di esprimere la disapprovazione per il declino della produzione automobilistica del Paese, ha dichiarato martedì Rocco Palombella, capo del sindacato dei metalmeccanici. La TASR riporta questa notizia sulla base di un rapporto della Reuters.

Secondo il sindacato, la maggior parte degli stabilimenti del gruppo Stellantis in Italia ha registrato un forte calo della produzione nella prima metà dell’anno, con un calo complessivo della produzione nel Paese fino al 25%. Il sindacato prevede che Stellantis produrrà quest’anno in Italia poco più di mezzo milione di veicoli, rispetto ai 751.000 del 2023.

Una situazione molto negativa

“La situazione è grave, molto grave”, ha dichiarato Palombella in una conferenza stampa congiunta con i leader di altri due importanti sindacati.

Negli ultimi mesi gli stabilimenti italiani del Gruppo Stellantis hanno ripetutamente interrotto le attività, soprattutto a causa della debolezza della domanda di mercato, in particolare per i veicoli elettrici. L’azienda ha ripetutamente mandato i lavoratori in ferie forzate, in parte finanziate da fondi pubblici.

Stellantis è in trattativa con il governo italiano da diversi mesi su un piano per aumentare la produzione nel Paese fino a un milione di veicoli entro la fine di questo decennio, ma non è ancora stato raggiunto un accordo. Nel frattempo, Roma ha anche iniziato a comunicare con le case automobilistiche cinesi per attirare nuovi produttori ad unirsi a Stellantis, l’unico grande gruppo automobilistico italiano.

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