«Lì non c’è il suo nome, non ne trarrebbe alcun beneficio. Non è un’illusione da parte mia. Questo è testualizzato lì’, ha dichiarato il difensore dell’ex presidente
L’avvocato Paulo Cunha Buenoche difende l’ex presidente Jair Bolsonaroha rilasciato a GloboNews dichiarazioni schiette sul presunto complotto di colpo di stato che coinvolgeva personale militare. Secondo lui, la vera intenzione dietro il colpo di stato non sarebbe quella di avvantaggiare Bolsonaro, ma piuttosto una giunta militare che agirebbe nel proprio interesse. Bueno suggerisce che l’ex presidente sia stato tradito da questi soldati. Recentemente, un documento trovato con il generale Mario Fernandesex segretario esecutivo della Presidenza, ha rivelato un piano che prevedeva l’assassinio del presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva. Fernandes, insieme ad altri soldati, fu arrestato a causa di questa cospirazione. Il contenuto del rapporto solleva seri dubbi sulla conoscenza del piano da parte di Bolsonaro.
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“Chi sarebbe il più grande beneficiario? Secondo il piano del generale Mario Fernandes, si tratterebbe di una giunta creata dopo l’attuazione del Piano Punhal Verde e Amarelo, e di questa giunta non includerebbe il presidente Bolsonaro. Non c’è il suo nome lì, non ne trarrebbe alcun beneficio. Non è un’illusione da parte mia. Questo è testualizzato lì. Chi prenderebbe il governo se questo terribile piano, che non avverrebbe nemmeno in Venezuela, si realizzasse, non sarebbe Bolsonaro, sarebbe quel gruppo”, ha affermato.
Secondo l’avvocato, ci sono indicazioni che Bolsonaro fosse a conoscenza del piano che aveva come obiettivo non solo Lula, ma anche il suo vice e un ministro del governo. Supremo Tribunale Federale. Bueno ha però smentito l’idea che l’ex presidente fosse a conoscenza dell’intenzione di assassinarlo, affermando che questa informazione “non è mai arrivata alla sua attenzione”. Bueno ha anche sostenuto che Bolsonaro non avrebbe sostenuto un colpo di stato militare e che non aveva l’obbligo di denunciare il tentativo di colpo di stato. L’avvocato ritiene improbabile la possibilità dell’arresto dell’ex presidente, affermando che una misura del genere “non avrebbe senso” nel contesto attuale.
In risposta all’accusa, Bolsonaro ha criticato il ministro Alessandro di Moraes e ha ribadito di non aver mai discusso della possibilità di un colpo di stato. Ha sostenuto che i problemi del Brasile possono essere risolti entro i limiti della Costituzione, respingendo qualsiasi ipotesi che il Brasile sia coinvolto in azioni antidemocratiche.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias