L’avvocato del tenente colonnello Rodrigo Bezerra Azevedo, uno dei membri del gruppo dei “ragazzi neri” – conosciuti anche come forze speciali – ha dichiarato questo venerdì (29) che il soldato è stato “vittima di una montatura”, in il caso che indaga sul presunto tentativo di colpo di stato dopo le elezioni del 2022.
Rodrigo Bezerra Azevedo è stato arrestato, il 19, dall’operazione Contragolpe, accusato di aver partecipato al piano contro il presidente Lula (PT), il vicepresidente Geraldo Alckmin (PSB) e l’allora presidente della Corte Elettorale Superiore (TSE), il ministro Alessandro di Moraes. Il soldato è detenuto nel 1° battaglione della polizia dell’esercito, a Rio de Janeiro. Bersaglio dell’azione sono stati anche altri quattro soldati delle forze speciali.
Il difensore di Azevedo, Jeffrey Chiquini, ha detto che il tenente colonnello non era a conoscenza di alcun accordo di colpo di stato e ha ricevuto il cellulare come un “cavallo di Troia”. “Hanno fornito prove su obiettivi specifici per questa attribuzione a persone specifiche”, afferma Chiquini.
È possibile che Azevedo sia la 38esima persona incriminata nel rapporto consegnato alla Procura generale (PGR), che ad oggi conta 37 nomi. L’IP deve trasmettere il documento aggiornato al Tribunale federale (STF).
“Ragazzi neri”
Il tenente colonnello Rodrigo Bezerra Azevedo è uno dei cinque soldati delle forze speciali dell’esercito, obiettivi dell’operazione, conosciuti anche come “ragazzi neri”. Essi sono: il generale di riserva Mario Fernandes, il tenente colonnello Helio Ferreira Lima, il maggiore Rodrigo Bezerra Azevedo e il maggiore Rafael Martins de Oliveira. È stato arrestato anche l’ufficiale di polizia federale Wladimir Matos Soares.
L’inchiesta ha accertato che i militari erano concentrati soprattutto nei pressi dell’Hotel Meliá, dove Lula soggiornò durante il periodo di transizione.
“Dalle indagini emerge che l’organizzazione criminale ha utilizzato un elevato livello di conoscenze tecnico-militari per pianificare, coordinare ed eseguire azioni illecite nei mesi di novembre e dicembre 2022. Gli indagati sono, per la maggior parte, militari con addestramento nelle Forze Speciali (FE)”, si legge in una nota del PF.
Rapporto
Secondo il rapporto del PF, Azevedo era l’utilizzatore di un cellulare utilizzato a Brasilia e, nei messaggi scambiati, era identificato con il nome in codice “Brasile”.
Il documento precisa che lo stesso telefono è stato attivato il 29 dicembre, con un altro numero di linea, questa volta a nome dello stesso Azevedo.
L’avvocato Jeffrey Chiquini nega che il soldato sia la persona dietro il nome in codice “Brazil” e dice di avere le prove che il 15, giorno del compleanno di Azevedo, era a casa, con la sua famiglia, a Goiânia.
Secondo Chiquini, l’apparecchio è arrivato nelle mani dei militari solo il 24 dicembre, quando è stato messo a disposizione del tenente colonnello, che ha preso posto presso il Centro di coordinamento delle operazioni speciali dell’Esercito.
Con informazioni di Agência Brasil