L’avvelenamento da sole esiste davvero! E non va sottovalutata. Come e da cosa si può riconoscere con sicurezza, quali sono le sue manifestazioni e qual è il trattamento?
Il sole può portarci il buon umore e la vitamina D, ma un’eccessiva esposizione al sole può farvi guadagnare una spiacevole “ricompensa” sotto forma di intossicazione solare. Si tratta di una complicazione piuttosto spiacevole per la salute. Quali sono i sintomi, cosa aiuta a curare l’avvelenamento da sole e quale tipo di pelle ne è più soggetta?
Come sopravvivere all’avvelenamento da sole? Guardate questo video di YouTube sul canale How to Survive:
Fonte.
Avvelenamento da sole o eruzione di luce polimorfa (PMLE)
In questo caso, non si tratta di una normale scottatura solare. Inizialmente, questo problema di salute può avere questo aspetto, ma presto compaiono altri sintomi di accompagnamento.
Sintomi di avvelenamento da sole
L’avvelenamento da sole si manifesta in diversi modi. La pelle è rossa o arrossata e presenta un’eruzione cutanea. Con il tempo, compaiono vesciche che si ingrandiscono. Si manifestano anche cefalea, pelle desquamata, nausea e vertigini. Nei casi più gravi, disidratazione, febbre e perdita di conoscenza. In questi casi è necessario rivolgersi immediatamente a un medico.
Quando si manifesta l’avvelenamento da sole
L’eruzione cutanea compare di solito da 2 a 3 giorni dopo un’eccessiva esposizione al sole e può persistere fino a 2 settimane. Se si evita il sole, i sintomi regrediscono più rapidamente. L’avvelenamento da sole si ripresenta ogni anno nella maggior parte degli individui, ma non è la regola.
Chi è più a rischio
Le persone con la pelle molto chiara dovrebbero fare molta attenzione a esporsi al sole. Sicuramente anche chi assume antibiotici, contraccettivi ormonali e persone con una storia familiare di cancro della pelle.
Trattamento e prevenzione
Se l’intossicazione solare è a uno stadio tale da poter essere trattata a casa, i medici raccomandano di applicare impacchi freddi sulle scottature, di bere a sufficienza e di idratare frequentemente la pelle con lozioni naturali per il corpo o con ricotta o yogurt freddi.
La cosa più importante, tuttavia, è non esporsi al sole, soprattutto tra le 10.00 e le 16.00, quando è più forte, e usare creme solari con un SPF elevato, almeno 30.
Anche gli indumenti realizzati con materiali naturali come il cotone o il lino offrono una certa protezione dal sole. È opportuno proteggere le zone in cui la pelle è più sensibile: mani, viso, decolleté e unghie. In caso di forte dolore, assumere antidolorifici. Nei casi più gravi, con disidratazione e febbre, è necessario ricorrere alla terapia infusionale e all’assistenza medica.
Altri suggerimenti
Se si manifestano i sintomi, anche lievi, di un’intossicazione solare, bisogna cercare un luogo fresco e ombreggiato, limitare l’attività fisica e bere molto. In caso di vesciche, è importante non bucarle per evitare infezioni. In caso di dubbi sulla propria salute, non esitate a contattare un medico.
Fonti: www.webmd.com, www.vitalpoint.cz, www.jakzdrave.cz